Firenze, 9 maggio 2010 - ''Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata'' e per il sacrificio è stata conferita la medaglia d'oro di 'vittima del terrorismo' a Fausto Dionisi, l'appuntato della polizia ucciso il 20
gennaio 1978 a Firenze da Prima Linea durante un tentativo di evasione dal carcere delle Murate, e a Niceta Caracuta, appuntato dei carabinieri, morto nel capoluogo toscano il 15 marzo 1979 nel corso di un'operazione antiterrorismo in una pensione di via della Scala.

 

Il prefetto Andrea De Martino intervenuto: ''La nostra presenza accanto alle famiglie delle vittime del terrorismo vuole sottolineare l'impegno di tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche ad operare sempre in piena e condivisa unità di intenti. Sono convinto - continua il prefetto - che la coesione istituzionale è la barriera più forte e sicura contro le insidie che gravano sulla nostra società, dalle più piccole forme di illegalità fin alle più gravi aberrazioni del terrorismo. E' cosi' che negli anni Settanta le istituzioni seppero rispondere agli attacchi della violenza politica armata e con la stessa forza occorre lavorare anche oggi per governare le minacce che gravano sulla nostra societa''.

 

L'onorificenza, conferita per la prima volta quest'anno dal presidente della Repubblica, è stata consegnata ai familiari oggi in prefettura a Firenze. Le medaglie sono state ritirate dalla vedova di Dionisi, Mariella Magi e dal figlio di Caracuta, Antonio. Alla cerimonia erano presenti rappresentanti delle istituzioni cittadine, civili e militari. Per il conferimento delle onorificenze, ricorda la prefettura, è stata scelta la ricorrenza del 9 maggio, anniversario della morte di Aldo Moro, giorno dedicato alle vittime del terrorismo.