Firenze, 24 marzo 2010 - LA MINI-rivoluzione di primavera targata Ataf è una realtà da lunedì scorso. Quindici le linee di autobus preesistenti interessate dal riassetto che l’azienda del trasporto pubblico fiorentino ha pensato per integrare le nuove direttrici del traffico cittadino, considerata anche l’entrata in funzione della linea 1 della tramvia. Un cambiamento in parte annunciato e che ha riguardato in particolare il quartiere 4 e il centro, pubblicizzato attraverso la distribuzione preventiva di materiale informativo, allo scopo di avvisare delle modifiche chi - dai pendolari ai passeggeri saltuari - utilizza il mezzo pubblico. La situazione per chi viaggia però non è così rosea come previsto. «Raggiungere il centro non è così semplice, tanto più che le paline alla fermata sono praticamente coperte da delle fasce bianche che coprono i vecchi percorsi delle linee. C’è un po’ di disorientamento, ecco, diciamo così», sospira Claudio Cusato che alla pensilina tra viale Giannotti e viale Europa, proprio davanti alla Coop di Gavinana, cerca disperatamente informazioni utili sul nuovo percorso del 31. Proprio questa linea, insieme alla 32, ha subito modifiche consistenti in zona centro storico, con le nuove fermate in via della Dogana che avrebbero sì dovuto permettere un’interscambio migliore con altre linee quali l’1, il 6 ed il 14, ma che di fatto rendono «più difficoltoso raggiungere, per esempio, la stazione di Santa Maria Novella», continua Claudio. Gli fa eco Silvana Travagli: La gente si lamenta a tutte le fermate, le informazioni sono state limitate, ma a molte fermate non si vede proprio niente». Secondo Silvana tutto questo va a braccetto con la situazione traffico a Firenze, che «ormai è insostenibile». A lamentarsi secondo lei sono anche gli stessi autisti Ataf, «che talvolta si confondono tra vecchi e nuovi percorsi».

«DOVRÒ chiedere a qualcuno indicazioni precise, ormai ci sono abituato», sorride Antonio Nese, in attesa del suo autobus in direzione centro. «Come assiduo utente del trasporto pubblico assisto spesso a rivoluzioni o a cambiamenti di vario tipo - precisa Antonio -, quindi posso dire di essere ormai abituato. Resta il fatto che stavolta in centro non so di preciso dove arriverò». Accanto a lui c’è anche Pierluigi Oliva, reduce da una settimana di passione sul mezzo pubblico: «Sono uno di quelli che lunedì scorso ha passato un’ora e mezzo sul bus per arrivare a destinazione, complice l’asfaltatura di lungarno del Pignone - dichiara -, oggi sono alle prese con questi nuovi cambiamenti per il centro». Per Pierluigi nel cuore di Firenze Ataf deve insistere con «le linee dei bussini elettrici», ma allo stesso tempo dovrebbe rivedere «l’accesso al centro con le linee dalla periferia, sperando che questi cambi in corsa siano gli ultimi per un po’ di tempo». Nel primo pomeriggio sono molto anche i giovani e gli studenti che aspettano l’autobus per tornare a casa dopo la scuola, e molti di loro sanno cosa comporta il cambiamento delle linee che vanno in centro.

«CONFUSIONE prima di tutto - ammette sorridendo Annalisa - e in tutta onestà nei miei anni di liceo in centro con tutte le modifiche che ho visto non mi sento di dire che la situazione sia migliorata». Tante le voci in coro sotto le pensiline Ataf, tante le domande dei passeggeri degli autobus fiorentini in attesa di risposte. E di indicazioni sicure.