
Firenze, 15 settembre 2023 - Arte e spazio pubblico. La distanza fisica può influenzare il nostro modo di comunicare con l'ambiente e chi lo abita? Quali reti di relazioni e legami è necessario attivare per rendere un luogo accogliente? Sono tutte domande a cui la Street Levels Gallery intende rispondere insieme all'Associazione A Testa Alta e il Comitato Palomar, istituito dai residenti di Via Palazzuolo. Ed è proprio il rione di San Paolino la casa della prima edizione di "Palazzuolo città aperta", la rassegna che porta nella galleria simbolo dell'arte urbana fiorentina undici street artists di fama internazionale e ventiquattro opere inedite.
La mostra che inaugura oggi - ed in programma fino al 30 settembre, ingresso gratuito - si intitola "Prossemica" e vuole riflettere senza rete sulle relazioni che si intrecciano nell'ecosistema urbano - possibili e fattuali, solidali e conflittuali, vicine e lontane - nella consapevolezza che non solo la comunicazione verbale, ma anche il modo in cui utilizziamo gli spazi, rappresentano strumenti fondamentali per definire i confini della nostra civiltà e immaginare il futuro. L'arte diventa allora un veicolo indispensabile di mediazione e ripensamento, una risorsa progettuale utile a tracciare una mappa della città futura, offrendo possibili significati a parole come "socialità", "ambiente" e "abitare".
Undici gli artisti coinvolti - Clet , Exit Enter, Droste , James Vega, Kraita317, Luchadora, Miles, Monograff, Mr. G, Nian, Urto - che hanno declinato il tema secondo l'estetica e lo stile più congeniale - dal figurativo all'astratto fino al concettuale - servendosi di supporti eterogenei - dalla tela al cartello stradale - per presentare una o più opere, ed in alcuni casi anche dei trittici: ad unirli in unico fil rouge, la convinzione che l'arte urbana possa essere impiegata per riappropriarsi individualmente e collettivamente dello spazio pubblico, promuovendo la rigenerazione dell'ecosistema sociale, culturale, commerciale ed umano della nostra comunità.