Nel Chianti si celebra il 75esimo anniversario dell'Eccidio di Pratale

Martedì 23 luglio sessanta voci, guidate dal regista e attore Massimo Salvianti, ripercorrono i momenti salienti della strage

Eccidio di Pratale

Eccidio di Pratale

Tavarnelle Val di Pesa Firenze), 22 luglio 2019 – Passerà ancora una volta da Pratale, in occasione del 75esimo anniversario dell'eccidio ad opera delle truppe nazifasciste, il treno della memoria che ospita e accoglie ricordi, lettere e volti di un'intera comunità. E’ ciò che accadrà martedì 23 luglio alle 19, dopo la celebrazione della messa in ricordo delle vittime prevista, alle 17.30, quando non una, ma sessanta voci, saranno guidate dal regista e attore Massimo Salvianti, per raccontare la storia del loro paese, nel ricordo collettivo del 75mo anniversario dell’Eccidio di Pratale. Rimettendo insieme i tasselli di una vicenda ancora per molti sconosciuta, l’attore e regista Massimo Salvianti, ideatore dell’iniziativa, ha ricostruito i momenti salienti della strage e le ripercussioni che causò nella vita civile e nella quotidianità dei familiari sopravvissuti, i segni che lasciò nelle bimbe di allora strappate ai loro cari, Mirella Lotti e Marcella Gori. Le uniche testimoni sopravvissute che oggi, ultraottantenni, continuano a portare dentro il peso schiacciante di un’infanzia perduta e di un’atrocità mai dimenticata. I lettori, cittadine e cittadini di Barberino Tavarnelle di ogni età, ripercorreranno le vicende di quella strage che, la sera del 23 luglio 1944, poche ore prima della Liberazione, portò al sacrificio di dodici contadini uccisi senza motivo da alcune truppe tedesche in ritirata in una radura del territorio di Tavarnelle, nei pressi della frazione di Sambuca. La spina dorsale della lettura è il testo scritto e riadattato da Salvianti per l’interpretazione corale che si terrà quest’anno per la prima volta “Il sangue e l’erba”, arricchito di nuovi elementi che richiamano in alcuni brani i temi della contemporaneità. “La riflessione e l'impegno del Comune – commenta il sindaco David Baroncelli - proseguono nel solco di una tradizione che vuole tenere viva la memoria del sacrificio dei dodici contadini, i cui responsabili erano stati identificati alcuni anni fa grazie alle sollecitazioni dell'amministrazione comunale e al percorso di indagini compiuto dalla Procura militare della Repubblica. Il compito che tutti noi, ogni giorno e non solo nelle ricorrenze, siamo chiamati a realizzare e a difendere è rileggere la grande storia e capirne il senso tenendo costantemente aperto il nostro debito verso la memoria. Dal sacrificio è nata la certezza di una vita libera e democratica che dà speranza e fiducia al nostro futuro”. Ad accompagnare il reading le note del fisarmonicista Emiliano Benassai e i disegni di Lorenzo Bojola. “La memoria siamo noi e intendiamo ripartire ogni volta dalle vite spezzate dell’eccidio di Pratale – dichiara Massimo Salvianti –. Faccio questo ormai da nove anni perché credo che non dimenticare sia un dovere civico, oltre che una passione e un linguaggio artistico su cui investo il mio lavoro drammaturgico; accendere riflettori speciali sulla memoria locale ci aiuta a comprendere chi siamo stati e cosa potremo essere nel domani, è un messaggio importantissimo per le nuove generazioni e occorre metterlo in atto nella quotidianità con il coinvolgimento attivo di tutti, compresi gli studenti che in più occasioni, durante i miei progetti teatrali realizzati per le scuole e nei teatri del territorio ho stimolato parlando loro e portandoli direttamente nel luogo dell’eccidio. Non esiste futuro se non c’è memoria, è un principio che deve far parte del diario della nostra vita”. La commemorazione proseguirà mercoledì 24 luglio in piazza Brandi a Marcialla dove alle 21,30 sarà proiettato il docufilm “Kia ora” La Liberazione del Chianti e di Firenze attraverso le storie del 28° Battaglione Maori.

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