Elio De Luca e i suoi miti divini protagonisti di Sant'Appiano d'autore / FOTO

Il progetto d'arte è promosso per il decimo anno dalla Fattoria Sant'Appiano, Opere in mostra fino al 16 ottobre

La botte affrescata dal maestro Elio De Luca

La botte affrescata dal maestro Elio De Luca

Barberino Val d'Elsa, 16 luglio 2016 - Anche quest'anno alla Fattoria Sant'Appiano di Barberino Val d'Elsa, arte e vino si fondono, per offrire un'emozione unica. Giunge infatti alla decima edizione “Sant'Appiano d'Autore” il progetto dell'azienda vitivinicola, ideato da Stefano Cappelli, che unisce il mondo dell'arte con quello del vino. Per l'edizione 2016 la collezione dal titolo “Miti Divini”, che segue e si armonizza perfettamente con la storia e le origini etrusche dei locali che la ospitano, è siglata da Elio De Luca. L'opera principale “Miti Divini”, che dà il nome alla collezione, è un quadro di 130 centimetri per 100 su cemento dipinto a olio e raffigurante i classici personaggi della mitologia greca, rivisitati dall'artista, che ha lasciato tuttavia intatti i colori che contraddistinguono l'arte ellenica classica.

Tale dipinto è stato riportato sull'etichetta del Monteloro, il nettare più pregiato dell'azienda e dalla connotazione spiccatamente chiantigiana: un IGT Supertuscan con Sangiovese e Colorino, importante e aristocratico maturato a lungo in barriques e affinato in bottiglia, dal bouquet complesso, armonico e persistente.

Quarantuno in tutto le opere di De Luca in mostra alla Fattoria Sant'Appiano, cinque statue in bronzo, tre in ceramica, di cui due non inserite nel listino ed una in cartapesta. Il decanter, attualmente pezzo unico, sarà replicato in tiratura limitata di 10 pezzi numerati.

Ciò che contraddistingue l'artista è il suo modo di raccontare la realtà quotidiana fatta di racconti taciuti, ricordi sfuocati, parole non dette e solitudine. Elio De Luca riesce a dipingere questa dimensione della realtà con facilità, e sembra trasportarla sulla tela con dolcezza. La visione che emerge da questa trasposizione poetica del pittore, è quella di un mondo dai colori tenui, abitato da grandi figure dagli occhi spalancati, alcune mitologiche, che giacciono immutabili come statue di pietra. Lo spettatore avverte questa sensazione di staticità ed ha quasi paura di disturbare queste figure: anche soltanto avvicinandosi troppo alle opere potrebbe contaminare quella delicatissima aura che le avvolge.

Con il maestro De Luca, si arricchisce una collezione che negli anni ha portato alla Fattoria Sant'Appiano artisti del calibro di Marcello Fantoni, Sergio Scatizzi, Paolo Staccioli e Marco Lodola. A testimonianza di ciascuno di questi grandi nomi, all'ingresso delle cantine, si trova una mostra permanente di botti sulle quali i maestri hanno lasciato la propria impronta d'arte.

La mostra resterà visitabile, nell'antica cantina in tufo riportata alla luce dalla famiglia Cappelli, fino al 16 ottobre prossimo. Per informazioni: Tel. 055 8075541 - [email protected]

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