Jaka, Firenze e le principesse siciliane

Freschezza, ironia e un ricco sound nel nuovo disco 'Il suono dell'isola'

La copertina de 'Il suono dell'isola' di Jaka

La copertina de 'Il suono dell'isola' di Jaka

Firenze, 18 luglio 2019 - Sempre in movimento tra Firenze, Erice, Palermo e le Canarie, Giuseppe Giacalone, in arte Jaka, ha composto con 'Il suono dell'isola' un nuovo disco generoso e maturo, nel quale si avverte un desiderio deciso a lasciarsi andare oltre i canoni del reggae che con lui non solo ha assunto tratti originali sotto il profilo del sound e dei testi (l'uso del dialetto siciliano, basta pensare alla sua penultima fatica con l'indimenticabile 'C'è nu jardinu'), ma col nuovo disco si lascia contaminare dal rock e dall'acustica, facendo assumere tratti cantautoriali più marcati, come ad esempio, ne 'La canzone del mare'.

Vi è come la premessa per un un ulteriore passo in avanti, da innestare sulla padronanza raggiunta e approfondita nella composizione dei testi. In particolare Giacalone si rivela con tre canzoni che si lasciano ripetere in modo giocoso e che per tipo di riff musicale ben evidenziano tre direzioni compositive: 'Principessa siciliana', 'Ciauro du gelsomino' e 'La bicicletta'. Si evidenziano tra le altre canzoni 'Crisi' - ritratto della globalizzazione della crisi per cui mancano sempre i soldi per i più ma intanto alcuni "s'accattano u' paisi" - e la confessione di 'Vita meravigliosa', agrodolce, tale da suscitare carezze e schiaffi, comunque vada.

'Il suono dell'isola' è stato pubblicato da Smilax Records. Michele Brancale 

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