Il Medioevo rivive nel castello di Barberino Val d'Elsa

Sabato 21 e domenica 22 settembre, torna l'11esima edizione di Memoriae et Historiae de Semifonte

Festa Medievale di Barberino Val d'Elsa

Festa Medievale di Barberino Val d'Elsa

Barberino Val d'Elsa (Firenze), 20 settembre 2019 – A Barberino Val d'Elsa si scaldano i motori della undicesima edizione di Memoriae et Historiae de Semifonte. E' la Festa Medievale, la rievocazione che intreccia storia e teatro, sullo sfondo di Semifonte, la città perduta. Così, con musici, danzatrici, magiatori di fuoco, cantastorie, sbandieratori, cuochi, mercanti e sarte, sabato 21 e domenica 22 dalle 17 alle 24, l'anno mille prende vite per le vie del Castello medievale. “La vera identità di Barberino è la sua storia, la festa medievale, che da tanti anni coinvolge un'intera comunità, è l'iniziativa che meglio esprime le nostre radici, importanti per comprendere il presente e quello che ci aspetta nel futuro”. E' con queste parole che Bruno Rinaldi, conoscitore attento della storia di Barberino Val d'Elsa, scomparso lo scorso luglio, raccontava l'appuntamento culturale più atteso dell'anno. E proprio alla sua memoria, l'Unione comunale del Chianti fiorentino, ha deciso di dedicare l'edizione di quest'anno della kermesse, organizzata da Happy days Onlus con il contributo della Banca di Cambiano. La novità di questa edizione è la rievocazione storico-teatrale Summus Fons, nascita di un mito: il corteo storico che, in programma nella due giorni alle 17,30, attraverserà il centro storico per creare un palcoscenico itinerante. I figuranti partiranno da Porta Senese ed effettueranno alcune soste all'interno del castello per mettere in scena la costruzione della città di Semifonte con l'atto conclusivo previsto alla chiesa di San Bartolomeo. Lo spettacolo nasce da un'idea di Francesco Mattonai in collaborazione con l'associazione Tealtro e La compagnia delle terre d'Elsa mentre il corteo storico, arricchito dalla partecipazione dei cortei storici di Certaldo e San Donato in Poggio, è curato da Sara Innocenti. "La cifra della manifestazione - commenta l'assessore alla cultura, Giacomo Trentanovi - consiste nel coinvolgimento attivo della comunità, nella volontà di testimoniare il proprio senso di appartenenza attraverso una narrazione speciale che avviene in forma scenica. Sembrerà non solo di compiere un tuffo nel passato ma di entrare in un teatro diffuso, all'aperto dove la parola conta e si alterna con il gesto". Particolarmente ricco il programma di questa edizione che alza il sipario sul castello catapultato nell'anno Mille e animato da musici, danzatrici, giocolieri, acrobati, mangiatori di fuoco, mercanti, sarte e cuochi. Non mancheranno le animazioni della corte ludica con dimostrazioni e animazioni di tiro con l'arco e i giochi ludici medievali. Saranno aperte anche le zone ristoro dell'Osteria dei senza mutande in piazzetta Spedale dei Pellegrini e in via Vittorio Veneto con la possibilità di degustare le ricette dell'epoca presso i locali della chiesa di San Bartolomeo e del Chianti Classico presso la fattoria Pasolini Dall'Onda Borghese. Nei giardini di piazza Mazzini protagonisti saranno i soldati dell'accampamento medievale. La sartoria Sartor Antiqua mostrerà per l'occasione le proprie creazioni. Anche i negozi resteranno aperti. Il servizio navetta gratuito, disponibile domenica 22 dalle ore 16 alle ore 20, sarà garantito grazie all'associazione Auser Barberino Tavarnelle. Ingresso libero. Spettacoli fino alle ore 24. Info: Proloco Barberino e Gruppo archeologico Achu - www.unionechiantifiorentino.it. Ilaria Biancalani

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