Greve in Chianti regina dello slow style

Domenica 13 la Rete Città Slow diventa una vetrina nazionale nella piazza principale del paese chiantigiano

La delegazione Città Slow internazionale davanti al comune di Greve

La delegazione Città Slow internazionale davanti al comune di Greve

Greve in Chianti (Firenze), 12 maggio 2018 – Greve in Chianti vetrina italiana dello slow style. Se la Campania porta dalla costa limoncello e ceramiche siglate Positano e approda nel Chianti con la pluripremiata mozzarella di Caiazzo, la Liguria si mette in piazza con il pesto fatto a mano di Levanto, mentre la Lombardia punta tutto sul gorgonzola di Abbiategrasso e l’Emilia Romagna inonda il cuore della Toscana con il pregiato prosciutto San Daniele. Un mosaico di gusto e tradizioni italiane, guidate lentamente dalla chiocciola color arancio, si compone nella piazza centrale di Greve in Chianti. In ogni regione un prodotto “slow” che rappresenta il buon vivere, la tipicità e la genuinità della tradizione enogastronomica. Il viaggio attraverso l’Italia dei sapori fa capolinea a Greve in Chianti in occasione della tredicesima edizione della Vetrina delle Città Slow, in programma domenica 13 maggio dalle ore 10 alle ore 18, promossa e organizzata dal Comune. “Un treno dei sapori che da nord a sud - commenta il sindaco Paolo Sottani - attraversa la penisola e permette di valorizzare le risorse e le eccellenze di piccole grandi realtà che hanno saputo custodire il tempo e costruire la propria cultura sull’identità di un prodotto”. Una ventina le regioni che trascorrono il week end in collina per partecipare alla mostra mercato dei prodotti enogastronomici e artigianali della Rete Internazionale delle Città del buon vivere. Saranno presenti anche l’Abruzzo, nello specifico Guardiagrele, che si mette in mostra con il pane a legna, l’Umbria e la tradizione di Orvieto del vino bianco, le Marche con Acqualagna centro di produzione di tartufo bianco e nero, il Trentino Alto Adige, con Grumes città slow famosa per le mele e la polenta. La riscoperta dei ritmi più lenti coincide anche con l'attenzione ai temi del paesaggio e della natura, l'esaltazione delle tradizioni culturali. “La nostra è un’importante occasione di scambio e confronto – aggiunge il sindaco Sottani - in cui le città si promuovono non solo come mete e destinazioni ideali sul piano turistico. Intendiamo coniugare proposte di qualità e rendere attraenti le identità dei territori valorizzati sotto il profilo culturale, enogastronomico, artistico e ambientale”. A livello mondiale le città slow, facenti parte della rete, sono circa 200 di cui un'ottantina quelle italiane. L’apertura degli stand dalle ore 10. Alle ore 16 la piazza sarà animata dall’esibizione del Gruppo Sbandieratori dei Borghi e Sestrieri Fiorentini di Figline Valdarno. Nel corso della manifestazione si terrà l’angolo Bio con il Pagliaio, lo stand della solidarietà con i prodotti delle zone terremotate e l’esibizione degli artisti della Città Slow. Ilaria Biancalani

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