“Corpo a corpo”: l'omaggio alla tradizione di 35 artisti internazionali

Dal 26 ottobre al 12 gennaio a Villa Bardini 35 dipinti e sculture di artisti provenienti da 12 Paesi

Roberto Ferri, titolo: Achille, olio su tela

Roberto Ferri, titolo: Achille, olio su tela

Firenze, 30 luglio 2019 - Da quasi 30 anni Firenze è riconosciuta come centro di eccellenza nella formazione delle arti figurative. La città ospita accademie, scuole e piccoli atelier internazionali, frequentate da artisti che vengono da tutto il mondo a Firenze con l’unico scopo di imparare e approfondire le tecniche della tradizione classica della pittura e della scultura.

L’impatto che questa formazione ha avuto sulle nuove generazioni di artisti figurativi è reso evidente nella varietà stilistica delle opere presentate al pubblico per la prima volta nella mostra ‘Corpo a Corpo’, coordinata da Carlo Sisi, allestita a Villa Bardini dal 26 ottobre al 12 gennaio (Costa San Giorgio 2- tel 055 20066233 – [email protected]) per iniziativa di Fondazione CR Firenze e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Sono esposte 35 opere (tra dipinti e sculture) di altrettanti artisti provenienti da 12 Paesi (Australia, Stati Uniti, Cina, Fed. Russa, Grecia, Spagna, Polonia, Israele, Irlanda, Regno Unito, Svezia e Italia) che hanno in comune il percorso formativo presso le accademie e scuole d’arte di matrice classica presenti a Firenze ma anche in altri Paesi. Viene così presentato al grande pubblico uno spaccato inedito di alcune eccellenze nel campo delle arti figurative, una espressione di cui è uno dei massimi rappresentanti in Italia Pietro Annigoni, il cui museo permanente si trova proprio a Villa Bardini. La varietà dei mezzi espressivi a disposizione degli artisti oggi è in continua evoluzione e la trasmissione di queste conoscenze legate alla nostra tradizione è passata in secondo piano. Da qui la necessità di riappropriarsi di un linguaggio che è parte della nostra cultura, con la nascita delle prime scuole fondate a Firenze da due pittori americani nel 1991 (Charles H. Cecil e Daniel Graves) che, nel corso degli anni, sono cresciute, aumentate di numero e si sono consolidate formando una vivace e corposa comunità di artisti provenienti da tutto il mondo che ha eletto la città luogo ideale per vivere e lavorare.

Queste scuole hanno il merito di aver attualizzato e reso fruibile un patrimonio di conoscenze raccolto e tramandato in secoli di arte, dal Rinascimento con i trattati di Cennino Cennini, del Vasari, Da Vinci fino al suo apice di eccellenza nel XIX sec con l’Ecole des Beaux Arts. La mostra testimonia come questo patrimonio pregiato, questo linguaggio che sembrava ormai smarrito, sia invece ancora oggi uno strumento estremamente attuale e rilevante non solo per chi fa arte ma più in generale come patrimonio culturale. “Siamo particolarmente lieti di poter ospitare questa mostra – afferma Luigi Salvadori, presidente della Fondazione CR Firenze – in quanto ci offre l’occasione di portare alla luce uno degli elementi di internazionalità di Firenze. Un’apertura, in questo caso nel segno dell’arte, che la Fondazione CR Firenze promuove come valore importante da coltivare”. “Villa Bardini - aggiunge Jacopo Speranza, presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron - accoglie questa mostra con grande soddisfazione. Non poteva che essere la sede del Museo Annigoni il luogo ideale per rendere omaggio alla tradizione classica ed è motivo di orgoglio che, ancora una volta, Villa Bardini sia al centro di una esposizione che ne conferma la vocazione all’internazionalità”.

ross.c.

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