Amanda Sandrelli debutta in prima nazionale al Niccolini di San Casciano

Sabato 10 e domenica 11 novembre, la sala chiantigiana ospita “La Locandiera” secondo Francesco Niccolini. Una coproduzione Arca Azzurra e Teatro Stabile Verona

La locandiera, con Amanda Sandrelli

La locandiera, con Amanda Sandrelli

San Casciano Val di Pesa (Firenze), 9 novembre 2018 – Debutto in prima nazionale al Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa, sabato 10 novembre e domenica 11 novembre, per “La Locandiera” di Carlo Goldoni, secondo l’adattamento e la drammaturgia di Francesco Niccolini. La protagonista, Amanda Sandrelli, calcherà le tavole del palcoscenico chiantigiano diretta dalla regia a quattro mani di Paolo Valerio e Francesco Niccolini. In scena anche Alex Cendron, oltre agli attori di Arca Azzurra, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci. Le scene sono di Antonio Panzuto, mentre i costumi li firma Giuliana Colzi. Le luci sono a cura di Marco Messeri e le musiche di Antonio Di Pofi. È il nome a trarre in inganno: Mirandolina suona troppo dolce, troppo seducente e brioso per poter nascondere qualcosa di più oscuro. Ma – si sa – i nomi talvolta ingannano. Eppure Carlo Goldoni mette in guardia ancora prima che il testo abbia inizio, lo fa nell’avvertimento destinato al lettore: “Fra tutte le Commedie da me sinora composte, starei per dire esser questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. Sembrerà ciò essere un paradosso a chi vorrà fermarsi a considerare il carattere della Locandiera, e dirà anzi non aver io dipinto altrove una donna più lusinghiera, più pericolosa di questa”. Goldoni non lascia spazio a dubbi, eppure per quasi duecento anni la tradizione ha voluto che Mirandolina fosse inchiodata alla sua natura dolciastra, un po’ cocotte, effervescente gaia ed esuberante. Era stata Eleonora Duse a fotografare questa tradizione con tre sole parole: “Brio, brio, brio”. “Ma se La Locandiera giustamente viene considerato un autentico capolavoro del teatro di tutti i tempi – spiegano i registi, Paolo Valerio e Francesco Niccolini - non è certo perché la sua protagonista è la paladina del brio e dell’effervescenza. Tutt’altro. È una donna feroce, orfana, abituata a comandare, a difendersi e a lottare. Lottare su più fronti: lotta per portare avanti la locanda dopo la morte del padre, lotta contro quattro uomini in contemporanea, lotta per affermare la forza e la dignità di una donna amazzone, in un mondo in cui le donne sono solo oggetto di piacere o di disprezzo”. “Nel feroce mondo nuovo che Carlo Goldoni sa dipingere – sottolinea Francesco Niccolini - la locandiera chiude tutte le porte, piega e stira panni, allontana il vero amore, sposa senza sentimenti il suo servo: resta l’indiscussa padrona della sua vita, ma scalza, la testa e il cuore svuotati. Al sicuro, certo, ma spogliata di quel turbamento amoroso che, inatteso, è arrivato a stravolgere la vita e i piani. Rinuncia, Mirandolina. Si sposa cinicamente, con il commento più feroce che mai abbia accompagnato una brulla cerimonia: “Anche questa è fatta”. E tutti vissero infelici e scontenti”. Info: Arca Azzurra Teatro tel. 0558290137 – 0558228422. E-mail: [email protected] - www.arca-azzurra.it. Ilaria Biancalani

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro