Femminile plurale, la mostra è un messaggio sociale

La personale dell'artista fiorentina Grazia Danti che fa riflettere sulla grave questione della violenza sulle donne

Grazia Danti

Grazia Danti

Firenze, 23 novembre 2022 - E’ tra le mostre da non perdere nel periodo delle festività. Uno dei motivi, il messaggio sociale. “Femminile Plurale” sarà non a caso inaugurata pochi giorni dopo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La personale di Grazia Danti è una promessa di solidarietà, un modo per unire l’arte all’esigenza di far luce su una questione urgente, attuale, un problema non solo al femminile.

“Viviamo in Italia, in Europa, in un mondo erudito - racconta l’artista fiorentina - Eppure i dati parlano chiaro. Ogni tre giorni una donna viene uccisa. La mostra è un modo per riportare l’attenzione sulla donna, sull’essenza di quello che lei è, e che viene calpestato ogni giorno”. Un invito, quindi, a venire a visitarla rivolto alle donne ma anche e soprattutto agli uomini. L’inaugurazione è per le 18 di domenica 27 novembre a Palazzo Portinari Salviati, dove trova spazio anche Chic Nonna Dubai, il nuovo ristorante di Vito Mollica. L'evento è riservato agli addetti ai lavori, poi nei giorni successivi la mostra sarà aperta al pubblico a ingresso gratuito. Partendo dalla Sala Beatrice e spostandosi nella Corte di Cosimo I con “Femminile Plurale”, Danti ci conduce in un viaggio in 10 opere, tutte incentrate sull’universo femminile. Protagoniste delle tele, donne dolci, libere, poetiche, misteriose e combattive.

Come l’emblematica “Donna iraniana”, una vera guerriera, un altro dei messaggi importanti che l’artista ha voluto dare come attenzione ai temi sociali di attualità. “Da sempre ho in mente la donna con la sua pluralità. Il bello di essere donna è essere poliedrica. Dalla guerriera iraniana in questo momento al centro di una battaglia per i diritti, per l’indipendenza e la libertà, si leva un inno di coraggio che deve far rumore". E si passa, poi, alla donna eterea, sexy, alle donne dell’Africa subsahariana, donne semplici ma anche principesse. Donne che catturano per la loro unicità. Mogli, amanti, madri, figlie, sorelle. Dieci storie diverse che compongono un puzzle variegato. Il viaggio in olio su tela prosegue sull’onda delle suggestioni che hanno portato l’autrice delle opere a rievocare ricordi, vicende personali, luoghi amati e vissuti, affetti, letture, riflessioni. Colpiscono “Addio a Pearl Harbour” e “Dolce tepore” ma anche “Aspettando”, “Pensiero”, “Preghiera”, riservano grandi sorprese al visitatore.

La mostra (che resterà aperta con ingresso gratuito fino al 6 gennaio)  è, insomma, un omaggio alla figura femminile in tutte le sue accezioni più profonde. Mille sfumature di donna. Un’esplosione di femminilità.  Il tributo che, in anni di lavoro, guidata da sapienza e impulsività, Grazia Danti ha voluto offrire alla sua città.

Note sull’autrice

Grazia Danti nasce nel 1961 a Firenze dove attualmente vive e lavora. E' un' artista che fin dagli studi si evidenzia per le affinità artistiche. Coltiva l'attitudine all'arte, che la porta nel tempo a essere protagonista con le sue esposizioni in importanti gallerie italiane e straniere, arrivando in ottobre 2017 a esporre a New York con una critica internazionale.

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