L'importanza di pensare in grande

Il commento della direttrice della "Nazione"

Agnese Pini

Agnese Pini

Firenze, 1 ottobre 2019 - Ieri pomeriggio è venuto in redazione un imprenditore della nostra città. Parlavamo – tanto per cambiare – di crisi, di progetti falliti e di nuove ardue scommesse, quando lui a un certo punto mi fa: «L’idea delle Olimpiadi 2032 sarà anche una follia, ma sa cosa le dico? Che a Firenze questo genere di follie fa proprio bene. Perché Firenze ha un problema: non pensa mai in grande».

Ecco, posso sottoscriverlo: pensare in grande è l’unico motore che aiuti davvero a crescere e a scuoterci dal torpore che talvolta imbriglia questa meravigliosa città in vecchie e aggrovigliate matasse. Del potere dei sogni ce ne siamo accorti anche a La Nazione, quando abbiamo visto l’entusiasmo che ha suscitato la speranza di organizzare i Giochi tra Firenze e Bologna. Siamo stati sommersi da lettere (sì, lettere redatte a mano, come si faceva una volta) e poi da mail, messaggi, telefonate da parte di voi lettori: ci avete scritto e detto che volete partecipare (come nel motto olimpico, l’importante è partecipare), che siete felici, che desiderate rendervi utili. E pure noi, grazie a voi, abbiamo imparato una cosa: non bisogna mai vergognarsi nell’immaginare l’azzardo, non bisogna mai avere paura di pensare in grande. Fa bene a tutti, facciamolo tutti di più.

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