Alloggi in nero: spopolamento e 'furbetti'

La 'Nazione' risponde ai lettori

Luigi Caroppo

Luigi Caroppo

Firenze, 9 luglio 2017  - Cara Nazione, ho letto con interesse l’operazione congiunta della Guardia di Finanza e del Comune di Firenze per smascherare gli affitti in nero di alloggi per turisti specialmente nel centro storico. Una valanga di case fuorilegge che producono reddito. Spero che le multe siano salate. Chiara Semplici 

Gentile signora Semplici, pochi sono i fiorentini rimasti a vivere in centro storico rispetto a quindici anni fa. Alcuni se ne sono andati perché l’identità del cuore di Firenze, sotto i colpi dell’assalto continuo del turismo di massa, è venuta meno e perché i servizi ai cittadini sono sempre più in salita. Molti, invece, hanno scelto di trasformare casa in affittacamere o bed and breakfast alla caccia di un reddito supplementare, sicuro e garantito e anche «corposo». Piccoli imprenditori di se stessi che hanno lasciato il centro investendo in quella risorsa alloggiativa. Se ci sono moltissini che hanno denunciato l’attività pagando tasse e versando l’imposta di soggiorno, ce ne sono tanti che hanno pensato di intascare soldi senza nulla denunciare: una nuova categoria di furbetti, ormai colonna su cui si basa la crisi del nostro paese. Ben vengano i controlli incrociati, ben vengano le indagini congiunte e arrivino le sanzioni amministrative e fiscali come evidenziato dalla sinergia tra Comune e Gdf. Ma non solo. I furbetti dell’alloggio devono essere denunciati anche alla procura. Perché il loro cattivo esempio non sia seguito. 

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