Processo per l'omicidio Ciatti. Da oggi tocca alla giustizia italiana

Fallito il tentativo di concentrare i procedimenti in corso in Spagna e in Italia presso l'organo internazionale Eurojust dopo Girona si torna in aula a Roma

Niccolò Ciatti

Niccolò Ciatti.

Firenze, 8 giugno 2022 - Due processi, nessun accordo. E la famiglia Ciatti torna in aula, oggi a Roma. Ieri, c'è stato un tentativo di concentrare i procedimenti in corso in Spagna e in Italia presso l'organo internazionale di giustizia Eurojust. Ma entrambi gli Stati hanno rivendicato la propria giurisdizione in ordine all'accertamento delle responsabilità per l'omicidio di Niccolò, ucciso in una discoteca di Lloret de Mar ad appena 22 anni, nell'agosto del 2022. "Non avevo dubbi sulla mancata collaborazione. Comunque preferisco che il processo prosegue anche in Italia", commenta Luigi Ciatti mentre, con la figlia Sara, la moglie Cinzia e i cognati Marco e Rosy raggiungono Roma in treno.

La famiglia di Scandicci è di nuovo in aula nella Capitale, a pochi giorni dall'epilogo del procedimento instaurato a Girona. Verdetto dolceamaro, quella della giuria popolare spagnola di venerdì scorso: ha retto l'accusa più pesante per il principale imputato, il ceceno Rassoul Bissoultanov, è stato però assolto il presunto complice, Movsar Magomadov. Attesa anche per la sentenza, che starà tra i 15 e i 25 anni di condanna. Adesso, dopo il mancato accordo fra Stati, si gareggerà per chi arriva prima alla sentenza definitiva. Sarà quella ad essere esecutiva. L'Italia parte svantaggiata, rispetto alla Spagna. Ma può contare su indagini fatte meglio di quelle iberiche. E, se regge anche qui il "volontario", anche su trattamenti più pesanti. Non a caso, i due imputati si sono definitivamente stabiliti in Spagna: lì, non rischiano l'ergastolo.