Firenze, 13 novembre 2022 - L’ultima partita dell’anno è a San Siro contro il Milan, non proprio una chiusura semplice per la Fiorentina anche se il vento viola è cambiato e soffia, finalmente, alle spalle di un’idea di gioco. Così dicono i numeri e le vittorie (5 consecutive comprese le coppe) mentre la squadra sembra aver ritrovato una discreta fiducia nelle proprie possibilità. La missione della Fiorentina è risalire una classifica che continua a restare modesta rispetto alle speranze estive e in questo momento l’obiettivo sembra più vago e diluito in confronto alle esigenze pressanti del Milan: i rossoneri stanno cominciando usare il binocolo per inquadrare la fuga del Napoli e sanno benissimo che stasera servirà solo la vittoria per mantenere vive le speranze scudetto. Alla Fiorentina potrebbe bastare un pareggio? La bellezza del momento viola è in realtà quella di non avere limiti, il recupero dell’identità di squadra associata ad un nuovo sistema di gioco lascia aperte prospettive non calcolabili. Jovic è in questo momento il giocatore viola in vetrina, non solo perché ha segnato 6 reti nelle ultime 8 partite (compresa quella decisiva da subentratro servita per battere la Salernitana), ma proprio per il modo in cui è riuscito a conquistare la fiducia dopo varie turbolenze, considerata anche quella legata a uno strano modo di esultare dopo i gol. Pace fatta anche con la curva e in tema adrenalina in prospettiva c’è anche il mondiale da giocare in vetrina nella Serbia, anche se sarà dura la concorrenza con Mitrovic e Vlahovic (quest’ultimo però non in buone condizioni fisiche). Il nuovo modulo ha finalmente liberato Jovic dalle turbe dell’isolato speciale al centro dell’attacco e insieme a lui c’è anche un altro giocatore che più degli altri ha tratto beneficio dal cambio tattico: con più spazio a disposizione, Ikoné ha recuperato molte delle sue qualità, rendendosi protagonista di prestazioni finalmente convicnenti. Soprattutto con Jovic e Ikoné la Fiorentina cercherà di far male a un Milan che non è proprio nel suo momento migliore, ma sa benissimo che il Napoli sta scappando verso una dimensione extrastellare e bisogna restare almeno in scia, seppure a distanza, per mantenere qualche speranza. Obbligatorio vincere stasera contro la Fiorentina che però – c’è un problema, amico Pioli – non è più quella di un mese fa.