{{IMG_SX}}Firenze, 18 aprile 2009 - Disegni, ritratti e vignette umoristiche. È un Tommaso Paloscia inedito quello che emerge dalla quarantina di opere che, riportate alla luce dalla figlia Simonetta, sono da ieri, fino al 25 aprile, esposte nella Saletta Boccuzzi della Compagnia del Paiolo, in piazza della Signoria 3 a Firenze. Ieri pomeriggio, gli amici del Paiolo hanno voluto ricordare con immenso affetto il loro presidente, che è stato giornalista - approdò alla Nazione nel 1947 e fu caporedattore della pagina letteraria - critico d’arte e "artista clandestino". "Paloscia ha raccontato la propria vicenda umana e professionale sempre con un sereno sorriso sulle labbra", evidenziano Simonetta Paloscia e Vincenzo Crescente, ideatori e realizzatori della mostra, dal titolo "Tommaso Paloscia, l’immaginario grafico di ‘Sisino’’".

 

All’inaugurazione erano presenti il presidente della Compagnia del Paiolo Giuliano Borselli, il direttore del “La Nazione”, Giuseppe Mascambruno, Matteo Renzi, Mariella Zoppi e, ancora, Francesco Gurrieri e Pier Francesco Listri, curatori della presentazione del catalogo (edizioni Polistampa). "In confronto a voi che fate quasi 500 anni, noi coi nostri 150 siamo quasi dei pivellini", ha scherzato Mascambruno, che ha consegnato la prima pagina della Nazione a Borselli e a alla moglie di Paloscia, Nara. Da parte sua, il presidente della Compagnia ha offerto al nostro direttore «la finestrella del Paiolo», quale simbolo di ‘benvenuto’. "Tommaso aveva la rara qualità di saper tenere sempre in equilibrio l’intelligenza e la passione", le parole di Listri.