Firenze, 18 dicembre 2008 - I lavori di riqualificazione dell'Arco di San Pierino sono stati un intervento per migliorare una zona del centro cittadino, uno dei pochi luoghi al coperto, nel cuore storico di Firenze, rendendola più vivibile e favorendo il passaggio delle persone.


Stamani, al taglio del nastro, hanno partecipato gli assessori Silvano Gori e Cristina Bevilacqua, il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi, la consigliera comunale del PD Susanna Agostini, rappresentanti delle associazioni di categoria e dei commercianti.
 

"È un'occasione per riappropriarsi di un pezzo di città e per farlo vivere - hanno spiegato gli assessori Cristina Bevilacqua e Silvano Gori -. Ci sono già tante iniziative in programma: ora sarà necessario coinvolgere più persone possibili. È un luogo storico che ospita esercizi commerciali altrettanto storici".
 

"Abbiamo assicurato una nuova veste all'Arco di San Pierino, poi, con le associazioni, decideremo cosa fare e come utilizzare questo spazio che deve diventare il secondo salotto di casa propria - ha commentato il presidente Stefano Marmugi -. Ad esempio, mettendo tanti tavoli dove leggere un giornale o un libro e trascorrere, tranquillamente, un po' di tempo. Erano da cinquant'anni che questo luogo non era interessato da lavori di restauro".
 

"Da molti anni i residenti di questo pezzo di città e l'Amministrazione Comunale stanno lavorando a questo progetto; è importante garantire compatibilità ambientale e sicurezza - ha sottolineato Susanna Agostini -. I lavori hanno permesso di assicurare maggiore vivibilità in uno spazio che sembra buio".
 

"Finalmente ce l'abbiamo fatta e questo dimostra un senso di appartenenza degli abitanti all'arte ed alla città, un senso civico di volere vivere tutti insieme - ha spiegato Eby Mozafari presidente del comitato per la rinascita di San Pierino -. È uno spazio che deve essere rivitalizzato".
 

I lavori di riqualificazione dell'Arco di San Pierino sono iniziati lo scorso 19 maggio e sono terminati il 24 novembre. Costati 220.000 euro, finanziati dall'assessorato all'arredo e decoro urbano del Comune di Firenze, hanno compreso: il rifacimento dell'intonaco utilizzando quello per i restauri, particolarmente pregiato, tutte le reti dei servizi sono state messe sotto tracciatura, la pavimentazione è stata realizzata in pietra e la trama tracciata richiama il percorso pedonale verso Borgo Pinti e conduce verso via San Pier Maggiore.
 

 

È stata allestita anche una nuova illuminazione, particolarmente scenografica, che garantisce una maggiore luminosità, anche di giorno, grazie a cellule fotoelettriche, in giornate un po' buie. 
 

 

I marciapiedi sono stati realizzati in pietra e sono stati posizionati dissuasori di velocità in ghisa.
Il restauro dell'Arco ha riportato alla luce alcune finestrelle in ferro battuto ed un pregiato portale in pietra serena che era stato coperto con una normale tinteggiatura da esterni.
 

 

Il progetto dell'intervento prevede anche una regolamentazione delle occupazioni del suolo pubblico che, sotto l'Arco, saranno coordinate in modo da non impedire il normale passaggio delle persone.
 

 

In occasione dei lavori di riqualificazione dell'Arco di San Pierino, gli interventi hanno riguardato anche i duecento metri quadri del lastrico di piazza Salvemini. Sono stati pareggiati gli avvallamenti, è stato collocato un cordolo in materiale Cor Ten per delimitare la piazza sul lato esterno, impedendo la sosta abusiva degli autoveicoli ed è stata realizzata un'isola spartitraffico. Per quello che riguarda gli arredi urbani, sono state collocate anche nuove rastrelliere per biciclette con 36 posti e due panchine in pietra.
 

 

Vicino ai negozi, sono stati creati alcuni spazi per il carico e lo scarico delle merci. L'anno prossimo, è già in programma la riasfaltatura completa di via Sant'Egidio.


Il progetto dei lavori per l'Arco di san Pierino è stato curato dall'architetto Maurizio Barabesi con la direzione artistica di Lorella Arioli e la direzione dei lavori è stata affidata a Matteo Redi e Stefano Olivari.
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta di Napoli "Campana Costruzioni Scarl".