{{IMG_SX}}Firenze, 18 novembre 2008 - L'assessore Graziano Cioni (sicurezza sociale), l'assessore Gianni Biagi (urbanistica) sono indagati per corruzione insieme ad altre cinque persone (Salvatore Ligresti, presidente di Fondiaria-Sai, Fausto Rapisarda e tre professionisti). 

 

 
I carabinieri del Ros di Firenze hanno notificato gli avvisi di garanzia e  effettuato  perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni degli assessori Cioni  e Biagi (nella foto insieme al sindaco Leonardo Domenici) per acquisire documenti relativi alla loro attività amministrativa. I documenti riguarderebbero gli interventi urbanistici nella piana di Castello.

 

Le perquisizioni sarebbero relative ad accertamenti che il Ros sta svolgendo su questioni legate ai rapporti tra Comune di Firenze e rappresentanti del gruppo Ligresti in città.

 

''L'assessore Biagi sarebbe sospettato del reato di corruzione in concorso con Salvatore Ligresti ed altri dirigenti e professionisti del gruppo Ligresti''. Lo affermano, in una nota, i legali difensori degli assessori fiorentini Gianni Biagi e Graziano Cioni dopo le perquisizioni effettuate oggi dal Ros dei carabinieri nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura della Repubblica sullo sviluppo urbanistico dell'area di Castello, di proprieta' di Fondiaria-Sai. 

 

Gli avvocati Annalisa Parenti e Pier Matteo Lucibello hanno affermato che ''i decreti di perquisizione notificati agli assessori fiorentini Graziano Cioni e Gianni Biagi sono stati motivati da un ''generico sospetto del reato di corruzione''.

 

Anche l'assessore Cioni, secondo quanto si apprende, sarebbe sospettato del reato di corruzione in concorso con Salvatore Ligresti. La questione riguarda lo sviluppo urbanistico della
piana di Castello, area di circa 80 ettari di terreni situati alla periferia nord di Firenze di proprieta' di Fondiaria-Sai.
 

 

L'avvocato Lucibello ha affermato che ''il decreto di perquisizione di Biagi e' stato motivato in modo assolutamente generico'' e contiene la seguente affermazione: ''Adottava iniziative e provvedimenti in contrasto con gli interessi pubblici dell'ente di appartenenza'', per aver ricevuto 'la promessa di utilita' economiche e non economiche, per se' e per altri, ovvero da conseguirsi da lui direttamente o indirettamente''. 

 

Invece Cioni, hanno reso noto i legali, secondo le attuali ipotesi di indagine avrebbe commesso corruzione perche' ''ometteva di astenersi da ogni decisione inerente l'approvazione e la concreta esecuzione alla convenzione urbanistica stipulata il 18 aprile 2005 tra il Comune di Firenze e il consorzio Castello''. Cioni, secondo le ipotesi dell'inchiesta, avrebbe dovuto sostenere la convenzione ''perche' il figlio e' dipendente della Fondiaria-Sai''. Il figlio, in effetti, fu assunto dalla compagnia assicurativa nel 2002 come impiegato, ma, sottolineano i legali, ''tre anni prima della convenzione'' e ''occupandosi della liquidazione di sinistri automobilistici non ha alcun interesse diretto o indiretto nelle vicende urbanistiche di Castello''.

 

Cioni, tuttavia, sostengono i legali, ''mai si e' occupato direttamente della convenzione, salvo il voto dato in Giunta insieme agli altri assessori'' e che dunque ''nessun atto contrario ai doveri di ufficio e' stato commesso, cosi' che la corruzione e' inesistente''. 

A Firenze il gruppo Ligresti è proprietario della compagnia assicurativa Fondiaria che vanta un vasto
patrimonio immobiliare fra cui l'ampia area di Castello, una piana di alcune decine di ettari alla periferia nord
interessata da progetti di intervento residenziale ed urbanistico.

 

 L'ASSESSORE CIONI

 

 ''Sono sereno, anche se la perquisizione in casa mi ha turbato. I carabinieri del Ros si sono comportati benissimo, con i magistrati ho collaborato tante volte e ho fiducia che chiariranno presto la questione''.

 

Lo ha detto l'assessore comunale di Firenze Graziano Cioni, rispondendo ai giornalisti in merito all'inchiesta che lo vede indagato. Ai cronisti che gli chiedevano le sue intenzioni, alla luce dell'inchiesta, in merito alle primarie del Pd, in quanto e' candidato, ''le primarie - ha risposto Cioni - non c'entrano niente, si tratta di due piani distinti''.

 

IL SINDACO DOMENICI

 

Il sindaco Leonardo Domenici commenta la notizia delle perquisizioni avvenute stamani negli uffici degli assessori Cioni e Biagi. Ecco la sua dichiarazione.
 

"Questa mattina sono stati consegnati agli assessori Gianni Biagi e Graziano Cioni due decreti di perquisizione e sequestro diretti ad acquisire elementi utili alle indagini relative a ipotesi di reato per presunti rapporti illeciti fra i due assessori e il gruppo Fondiaria-SAI.  Siamo quindi di fronte a un passaggio investigativo volto a reperire eventuali elementi di prova e ad accertare le ipotesi formulate negli atti prodotti dalla Procura: mi auguro, nel ribadire piena fiducia nell'autonomo operare della Magistratura, che tutto ciò possa avvenire in tempi compatibilmente rapidi anche tenendo conto del delicato momento politico-istituzionale che la città di Firenze si sta accingendo a vivere, in vista delle prossime elezioni amministrative.  La situazione che si è determinata quest'oggi non fa venire meno la mia fiducia nei confronti di Gianni Biagi e Graziano Cioni, di cui conosco e apprezzo, oltre alla capacità amministrativa, anche le qualità umane e il cui apporto alla lunga azione di governo di questi anni è stato particolarmente importante".  

 

L'AVVOCATO DI LIGRESTI

L'avvocato Fausto Rapisarda, assistente di Salvatore Ligresti, tra gli indagati per corruzione nell'inchiesta aperta dalla procura della Repubblica, ha espresso in una nota ''la propria amarezza in ordine alle contestazioni mosse con l'avviso di garanzia e sottolinea la totale estraneita' del Gruppo Ligresti alle ipotesi accusatorie formulate''.

Il testo e' stato diffuso dai suoi legali, avvocati Patrizia Polcri e Renzo Ventura. Inoltre Rapisarda ''rappresenta - si legge nel testo - fin d'ora che i rapporti tenuti dal Gruppo con i responsabili dell'amministrazione comunale sono stati trasparenti e lineari, nell'esclusivo interesse dello sviluppo della città".  

 

IL GRUPPO FONDIARIA-SAI

 Il Gruppo Fondiaria-Sai, ''in merito all'inchiesta avviata dalla magistratura di Firenze in relazione al progetto Castello, esprime piena fiducia nell'attivita' della magistratura, certa che nelle sedi competenti sara' acclarata la piena legittimita' e correttezza del proprio operato''.

 

E' quanto si legge in una nota diffusa dal Gruppo a proposito dell'inchiesta aperta dalla procura di Firenze nell'ambito della quale sono indagati, tra gli altri, Salvatore Ligresti, Fausto Rapisarda e gli assessori comunali di Firenze Graziano Cioni e Gianni Biagi.

 

AN-PDL 

Le notizie relative alle indagini sul progetto multisala di Novoli e alle perquisizioni negli uffici dei due assessori comunali Cioni e Biagi, "pongono un legittimo dubbio sul governo del territorio fiorentino".

 

E' quanto dichiarato in una nota dai consiglieri del gruppo di Alleanza Nazionale-PdL, dai consiglieri in consiglio
provinciale e dal coordinamento provinciale di An-PdL. "Pur non entrando nel merito delle indagini e lasciando alla magistratura il compito di fare chiarezza - hanno aggiunto - ci è d'obbligo dire che il nostro partito già da tempo aveva evidenziato perplessità e dubbi su alcune scelte urbanistiche del Comune di Firenze. In ogni caso, per quello che attiene alla nostra valutazione politica, dobbiamo rilevare che questi avvenimenti non pongono soltanto sotto una cattiva luce l'amministrazione di sinistra ma danneggiano anche l'immagine stessa della città. Logica e coerente conseguenza di quanto sta avvenendo, sarebbero le dimissioni dei due assessori".