{{IMG_SX}}Firenze, 7 giugno 2008 - Neanche Antonella Cirigliano, 14 anni appena compiuti, ce l’ha fatta. E’ morta all’ospedale di Careggi. I genitori, con grande generosità, hanno deciso di donare i suoi organi. Sono salite quindi a due le vittime dell'incidente stradale avvenuto sabato pomeriggio a San Piero a Sieve, lungo la vecchia strada di Massorondinaio che collega San Piero a Barberino del Mugello. Nell’auto ribaltata, sulla quale viaggiavano cinque giovani, aveva perso la vita un’altra ragazza, Barbara Cavaciocchi, 16 anni, anche lei di San Piero a Sieve. Le condizioni degli altri tre occupanti, tutti amici, non sono gravi. Il comandante della compagnia carabinieri di Borgo San Lorenzo, capitano Guido Barbieri, si sta occupando, insieme ai militari della stazione di San Piero a Sieve, di ricostruire la dinamica dell’incidente, avvenuto poco prima delle 17.

 


Alla guida della Renault Clio c’era Nicola Cirigliano, 20 anni, che lavora nella piccola ditta edile del padre. Da pochi giorni il giovane, secondo la ricostruzione dei carabinieri, aveva conseguito la patente. Sabato pomeriggio si è trovato con gli amici: la sorella Antonella, Barbara Cavaciocchi, Amedeo Vannini di 14 anni e Claudia Marini di 17. Con l’auto della madre, Nicola Cirigliano ha imboccato la vecchia strada di Massorondinaio. Improvvisamente, per cause che non sono state ancora accertate, l’auto è finita fuori strada, ribaltandosi nel fossato laterale, lungo il quale ci sono degli orti. Nell’impatto si sono aperti i due airbag sistemati di fronte al posto di guida e a quello del passeggero. Nicola Cirigliano e Claudia Marini, secondo i carabinieri, sono rimasti praticamente illesi sia perché trattenuti dalle cinture di sicurezza sia perché bloccati dai due airbag. Gli altri tre occupanti, che erano dietro, sono stati sbalzati dall’abitacolo. I soccorsi del 118 sono stati rapidi, ma nonostante il prodigarsi dei medici Barbara Cavaciocchi, bravissima studentessa di un istituto di Borgo San Lorenzo a indirizzo turistico, è morta pochi istanti dopo. Antonella Cirigliano è stata trasportata in elisoccorso a Careggi. Le sue condizioni sono apparse subito disperate. Alle 10 di ieri ne è stata decretata la morte clinica e alle 16 i genitori hanno deciso di donare gli organi.

 

Antonella - racconta la sua allenatrice di volley under 14, Silvia Padellini - era la più brava della sua classe. Era stata promossa agli esami di terza media e si era iscritta al liceo di Borgo San Lorenzo. Le piaceva molto scrivere. Teneva un quaderno nel quale appuntava le sue riflessioni. Era simpatica, aperta e amava il volley dove riusciva bene. Indossava la maglia numero 3 e giocava come opposto. Non è mai mancata a un allenamento, né a una partita, se non quando era malata. Aveva disputato un ottimo campionato. E ora stava passando alla nuova squadra under 16.

 


Lo stesso vuoto e la stessa disperazione in casa di Barbara Cavaciocchi, studentessa, ma anche figlia e nipote esemplare. I genitori sono corsi in ospedale sabato pomeriggio dove Barbara era arrivata in arresto cardiaca. Con grande generosità hanno autorizzato l’espianto di cornee e tessuti. Un grande striscione bianco è stato messo ieri mattina sul luogo dell’incidente. La scritta azzurra dei 'ragazzi del circolo' dice: "Addio Barbara. Per sempre con noi". Un biglietto scritto a mano deposto accanto a un grande girasole aperto e a un orsacchiotto saluta Barbara e Antonella. "Ci mancherete, piccole".