{{IMG_SX}}Firenze, 3 marzo 2008 - La ricerca della 'Battaglia di Anghiari', il capolavoro di Leonardo andato perduto e forse celato dietro una parete del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, diventa un film. La 'caccia' al dipinto, aperta ufficialmente l'ottobre scorso dal ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli e per la quale lavora da oltre 30 anni il professor Maurizio Seracini, sarà il soggetto del documentario che sarà realizzato dalla National Geographic Society, che ha firmato oggi un accordo con il Comune.

 

L'intesa, della durata di cinque anni e che comprende un contributo all'amministrazione comunale di 50mila euro l'anno, prevede un progetto capillare di promozione della città e del suo patrimonio storico, artistico e culturale. Della 'caccia' sarà poi fatto un breve video, a disposizione dei visitatori di Palazzo Vecchio, e si sta pensando a una mostra legata alla ricerca.

 

Oltre al documentario sulla 'Battaglia', che andrà in onda in 166 paesi e in 34 lingue sul National Geographic Channel e che sarà prodotto in collaborazione con la Rai, sarà poi realizzato un secondo film, dal titolo 'Firenze
segreta', sulla storia e l'eredità culturale della città. National Geographic realizzerà anche una campagna di
promozione multimediale della città, con un'ulteriore copertura mediatica sul web e sulle sue riviste di viaggi.

 

LA RICERCA

La ricerca del dipinto sta procedendo con sofisticati strumenti diagnostici e, come confermato da Seracini, i primi risultati saranno noti entro la fine dell'anno. Sono quattro i campi della ricerca coordinati dal direttore scientifico del progetto Maurizio Seracini. Ogni campo è seguito direttamente da uno dei membri del Comitato. Il primo, a cura dell'associazione Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio e diretto da Alessandro Cecchi, è di tipo archivistico ed ha l'obiettivo è di ricostruire e definire gli acquisti fatti all'epoca da Leonardo e i materiali pittorici che utilizzava.

 

Anche sulla base di questa ricerca lavorerà poi l'Opificio delle Pietre dure di Firenze coordinato da Cristina Danti, che preparerà un cosiddetto 'quadrettato' con la simulazione dei colori e dei pigmenti usati da Leonardo, utilizzando anche i riscontri con gli altri due affreschi del genio di Vinci, quello dell'Ultima cena e quello al Castello Sforzesco. Questa sorta di riproduzione sarà destinata all'Università della California a San Diego dove, sotto la direzione del professor Seracini, verrà creato un muretto campione che riprodurrà la struttura muraria e pittorica della parete est del Salone dei Cinquecento, utilizzando mattoni e campioni originali del salone stesso (prelevati da un deposito sotto dalla pavimentazione sotto la Tribuna e dalla muratura); su questo muretto campione sarà posizionato il 'quadrettato' e verrà testata una tecnologia di analisi per attivazione neutronica per 'leggere' e scoprire i componenti nascosti.

 

Infine, il dipartimento di Elettronica dell'Università di Firenze, coordinato dal professor Azteni, sonderà le pareti del Salone dei Cinquecento con una nuova tecnologia georadar che 'legge' i vuoti e potrà definire la posizione originale delle pareti e delle intercapedini, oltre a rivelare la struttura del Salone. Il complesso di questi studi poterà alla fine ad una risposta scientificamente attendibile sull'attuale esistenza dell'affresco di Leonardo. Il progetto di ricerca è possibile grazie alla collaborazione oltre che del National Geographic di quattro sponsor: The Kalpa Group di Loel Guinness, la Fondazione Renato Giunti, il Defense of CISA3 (Centro Interdisciplinare di Scienze per l'Arte, l'Architettura e l'Archeologia) l'Università della California San Diego; e l'Associazione Friends of Florence.

 

La ripresa degli accertamenti sulla Battaglia di Anghiari è stata annunciata dal Sindaco in occasione della visita del ministro per i Beni Culturali a gennaio del 2007. Nel mese di marzo il Ministro nominò il Comitato scientifico sulle ricerche, che si riunì per la prima volta il 18 maggio e alla fine di ottobre il Sindaco e il Ministro per i Beni culturali hanno annunciato ufficialmente l'avvio del progetto di ricerca. Il comitato è così composto: Presidenza Leonardo Domenici, sindaco di Firenze (o suo delegato, assessore alla Cultura Giovanni Gozzini Cristina Acidini, Soprintendente Opificio delle Pietre dure Componenti; Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze Paola Grifoni, Soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici province Firenze Prato e Pistoia
Bruno Santi, Soprintendente al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico province Firenze Prato e Pistoia
Cristina Danti, Direttrice Settore restauro pitture murali Opificio delle Pietre dure Paolo Galluzzi, Direttore del Museo di Storia della Scienza di Firenze Maurizio Seracini, Università della California San Diego Antonio Paolucci, Rab Hatfield, Docente della Syracuse University Carlo Atzeni, Docente all'Università di Firenze, dipartimenmto Elettronica e Telecomunicazioni Alessandro Cecchi, Direttore del Giardino di Boboli Carlo Perdetti, Professore, autore di numerosi studi su Leonardo da Vinci.