{{IMG_SX}}Firenze, 29 febbraio 2008 - La moglie era malata di Alzheimer, la loro vita  era diventata un inferno, costellata di continui litigi quotidiani: la scorsa notte il marito, dopo l'ennesimo diverbio, ha preso un mattarello da cucina, l'ha colpita alla testa e poi ha chiamato i carabinieri: "Venite presto, ho ucciso mia moglie".

 

È morta così, poco prima delle 2 di notte a Firenze, l'82enne Simonetta Amerini, uccisa dal coniuge, Ettore Raffuzzi, fiorentino di adozione ma originario di Pontremoli (Massa Carrara). Secondo quanto raccontato dall'anziano ai carabinieri, il gesto estremo è stata la conseguenza di una situazione familiare diventata
insostenibile.

 

La moglie soffriva di Alzheimer e questa patologia le aveva riportato alla mente vecchi rancori covati da anni, che erano divenuti motivo di violente discussioni quotidiane. La donna rinfacciava al marito di non esserle mai stata vicino per colpa dell'attaccamento al suo lavoro, che lo aveva portato spesso e per lunghi periodi lontano da casa, lasciandola da sola con la figlia. Dopo essere stato impiegato come geometra per il comune di Barberino del Mugello, Raffuzzi aveva rivestito l'incarico di responsabile dell'Istituto Assegnazione Case Popolari per il Comune di Firenze. 

 

Spesso i diverbi sfociavano in aggressioni fisiche da parte della donna, che con l'avanzare della amalattia era diventata molto violenta. Poche ore prima del delitto, la donna aveva aggredito il marito, graffiandolo al collo, e aveva minacciato di ucciderlo se non se ne fosse andato. Di questa lite ne era venuta a conoscenza la figlia, che si era precipitata insieme al marito nell'abitazione dei genitori, per calmare la madre e allontanare contemporaneamente il padre.

 

Quando la situazione sembrava tornata alla normalità, l'anziano è stato riaccompagnato nella sua abitazione di via Gualandi, nella zona di Firenze sud, nel quartiere di Gavinana. L'uomo è andato a dormire, come ormai succedeva da tempo, in una stanza diversa da quella della moglie. Intorno all'una di notte la figlia e
il genero hanno lasciato la casa
, ma circa 40 minuti dopo hanno ricevuto la telefonata dell'anziano: "Ha ricominciato, non ce l'ho fatta più - ha detto Raffuzzi alla figlia -. L'ho ammazzata, ho già chiamato i carabinieri, venite qua".

 

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze, della Stazione di Ricorboli e personale del 118, ai quali ha aperto la porta di casa lo stesso anziano. L'uomo ha confessato ai militari di aver ucciso la moglie colpendola ripetutamente alla testa con un mattarello da cucina in legno, dopo l'ennesima lite. Poi ha raccontato ai carabinieri dei continui diverbi che si verificavano da quando la sua consorte era stata colpita dal morbo di Alzheimer.

 

Più tardi sono arrivati i tecnici del Reparto Operativo per i rilievi, anche se la dinamica dei fatti era inequivocabile, e confermata per di più dallo stesso autore. Nella lite, l'uomo ha riportato graffi al collo e sul viso. Ettore Raffuzzi, su disposizione del pm Gabriele Mazzotta, è stato arrestato per omicidio aggravato e, vista l'età, posto alla detenzione domiciliare presso l'abitazione della figlia.