{{IMG_SX}}Reggelo (Firenze), 14 agosto 2007 - Un albanese di 34 anni, in carcere per un duplice omicidio, è evaso durante un trasferimento in ambulanza, durante una sosta in un'area di servizio sull'autostrada A1 in zona Reggello (nella foto).

 

L'uomo, detenuto nel carcere livornese delle Sughere, doveva raggiungere un isitito penitenziario della provincia di Caserta. L'uomo, a quanto si apprende, avrebbe problemi di salute. In base a una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo sarebbe riuscito ad eludere la sorveglianza aggredendo uno degli agenti della scorta. L' evaso è fuggito in manette, e la fuga è avvenuta intorno alle 10.30. Le ricerche sono condotte da carabinieri e polizia con l'ausilio delle unità cinofile.  

L'albanese evaso si chiama Ilir Paja, ed era già fuggito, nel giugno dello scorso anno, dal carcere di Perugia, per poi essere nuovamente arrestato a Milano dalla polizia. Controlli e indagini sono stati subito avviati anche nel capoluogo umbro. Era conosciuto come 'Ufo': la fuga compiuta a Reggello si aggiunge a quella compiuta dal carcere di Perugia nel giugno 2006. Durante l'ora d'aria, munito di lenzuola e di un gancio, era riuscito a scavalcare due muri di cinta di nove metri e una rete metallica alta altrettanto.

 

Dall'omicidio al traffico di droga, alle rapine in villa e alla violenza sessuale, fino alla prostituzione e al sequestro di persona: questi i reati di cui 'Ufo' è stato accusato. Un curriculum criminale che si è interrotto a settembre 2006 con l'arresto a Milano da parte degli uomini della squadra Mobile. Un primo tentativo di cattura era avvenuto in un bar di Cologno Monzese, ma non era andato a buon fine: accortosi degli agenti Paja si era dato alla fuga. Prima era entrato in una scuola, poi aveva scavalcato il muro di cinta e, fermata un'auto in strada, aveva puntato la pistola contro il conducente e, colpitolo alla testa con il calcio dell'arma, era riuscito a scappare sparando dall'auto contro gli agenti.

 

Poi, pochi giorni prima dell'arresto, a Bresso nell'hinterland milanese, insieme ad altri complici, si era messo a litigare con alcuni ecuadoriani per questioni di donne. Aveva sparato in testa a un sudamericano uccidendolo e ne aveva ferito un altro. Quindi la polizia lo aveva arrestato, a inizio settembre 2006, in un'abitazione di Buscate. "Un duro, un criminale feroce e deciso", così lo descrivono gli inquirenti che lo hanno conosciuto. Per primi quelli di Perugia che lo avevano arrestato il 27 febbraio scorso nel capoluogo umbro. Ilir Paja era ricercato in tutta Europa per un omicidio commesso nel 2004 fuori da un locale notturno di Duisburg, in Germania.

 

Sono stati trovati i pantaloni della tuta che indossava Ilir Paja, l'albanese evaso stamani nei pressi di Firenze durante un trasferimento in ambulanza dal carcere di Livorno a quello di Carinola (Caserta). Quando è fuggito, l'uomo era anche scalzo. Durante l'inseguimento, gli agenti di polizia penitenziaria, a scopo intimidatorio, hanno sparato alcuni colpi in aria. Sulla vicenda la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta.

 

L'ambulanza si era fermata in un'area di servizio sull' autostrada A1 in zona Reggello, quando il detenuto, sdraiato sul lettino e in manette, ha iniziato a gemere. L'albanese ha aspettato che il caposcorta gli si avvicinasse, lo ha colpito con un pugno al volto e poi ha aperto con un calcio il portellone dell'ambulanza. I sei agenti si sono messi all'inseguimento, sparando anche alcuni colpi in aria, ma l'albanese è riuscito a fuggire, scavalcando un alto muro, prima seguendo il percorso di una linea ferroviaria, poi inoltrandosi in una zona boscosa.