Firenze, 1 agosto 2007 - Testimone di Geova operata al cuore senza bisogno di trasfusioni di sangue, come prescrive la sua religione. Al centro della vicenda è stata una donna di 51 anni, di Lamezia Terme, è stata operata al cuore nell'azienda ospedaliera di Careggi, senza la necessità di trasfusioni di sangue, proprio come indicato dalla sua religione. L'operazione è stata effettuata il 17 luglio scorso da Pier Luigi Stefano, direttore dell'unità operativa di cardiochirurgia, che sottolinea come ''Careggi è diventato un punto di riferimento nazionale per operazioni di questo tipo''.

 

La signora doveva essere operata per una ricostruzione valvolare e ''non era possibile utilizzare il predeposito o la reinfusione di sangue, altri metodi comunemente usati per chi non vuole trasfusioni - ha spiegato Stefano -: è stato quindi optato per un intervento in circolazione extracorporea con una macchina, la 'Cell-saver' che ha permesso la massimizzazione del risparmio di sangue e la riduzione del 'priming', la soluzione fisiologica inserita nel circuito, insieme al mantenimento della 'continuità' del percorso del sangue col paziente''.

 

Il decorso è andato bene e tra pochi giorni, dopo la riabilitazione, la signora potrà tornare a casa. In Italia ogni anno vengono eseguti oltre 10mila interventi chirurgici senza trasfusioni di sangue su testimoni di Geova; circa 600 le operazioni in Toscana. A Careggi gli interventi di cardiochirurgia più complessi sono stati 30 negli ultimi anni e sono in continuo aumento. ''Il risparmio di sangue - ha detto Stefano - non è una necessità solo per i testimoni di Geova, ma anche per molte persone che non vogliono essere sottoposte a trasfusione per paura di contrarre infezioni. Questa linea - ha concluso - è anche essenziale dato che le donazioni sono spesso insufficienti''.