MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Il 20 luglio è la giornata degli scacchi: dallo spazio alla Regina… lo sapevi che?

Scacco matto on the road: il legame storico di questo gioco con Firenze e 7 mete imperdibili per gli amanti della scacchiera

Scacchi (foto Ansa)

Scacchi (foto Ansa)

Firenze, 20 luglio 2025 – Oggi, 20 luglio, si celebra la Giornata Internazionale degli scacchi. Forte il legame di questo gioco con Firenze: il marchese fiorentino Stefano Rosselli del Turco divenne campione italiano nel 1923. In suo onore nel 1930 furono indette le “Manifestazioni scacchistiche fiorentine”. Nel 1936 si giocò proprio a Firenze un nuovo campionato italiano vinto dal mugellano Vincenzo Castaldi, nato a Marradi. A Firenze si stampava “L’Italia Scacchistica”, nata su volontà di del Turco e del viareggino Alberto Batori. Il capoluogo toscano ospiterà poi altri tre campionati italiani, nel 1948, poi nel 1953 e nel 1965, mentre nel 1972 sarà la volta di un torneo internazionale.

Le curiosità sugli scacchi

Gli scacchi sono un gioco affascinante non solo per la loro profondità strategica, ma anche per le incredibili curiosità che li circondano. Si stima, ad esempio, che le possibili partite su una scacchiera siano più numerose degli atomi presenti nell'intero universo osservabile (più precisamente, 10 elevato alla 10123, come calcolato dal matematico Claude Shannon). E mentre la partita di scacchi più lunga è avvenuta nel 1969 per un totale di 269 mosse, il leggendario Bobby Fischer imparò da solo a giocare a sei anni, leggendo il libretto di istruzioni di un set acquistato dalla sorella Joan. Il gioco segue poi un rituale ben preciso: si inizia e si finisce sempre con una stretta di mano. Anche i pezzi hanno una storia degna di nota: la Regina degli scacchi, oggi il pezzo più potente del gioco, in origine poteva muoversi solo di una casella in diagonale, acquisendo gradualmente i suoi poteri attuali probabilmente sotto l'influenza delle potenti regine del Medioevo. E se si pensa che gli scacchi siano solo una questione terrestre… nel 1970 si è giocata anche la prima partita nello spazio, tra i cosmonauti dell’equipaggio della Soyuz 9 e i loro colleghi sulla Terra.

Scacco matto on the road: 7 mete per gli amanti della scacchiera

Il fascino degli scacchi va ben oltre il semplice gioco da tavolo: è un “universo” fatto di strategia, pazienza e storia millenaria che continua a catturare l’immaginazione di milioni di persone. Dalle piazze storiche con scacchiere giganti alle città che ospitano i tornei più prestigiosi, vi sono tantissime opportunità in tutto il mondo per vivere questo gioco in tutte le sue sfumature.Per questo motivo, in occasione della Giornata Internazionale degli Scacchi, che si celebra ogni 20 luglio, CamperDays, la piattaforma di noleggio camper leader in Europa, propone un itinerario esclusivo per seguire da vicino gli eventi scacchistici più importanti o esplorare quei borghi e città dove il gioco è parte integrante della cultura locale. Dalla scacchiera al viaggio: 7 tappe per celebrare la cultura degli scacchi. Da vibranti metropoli ai borghi medievali, di seguito le destinazioni che ogni amante degli scacchi dovrebbe visitare almeno una volta nella vita:

New York, Usa: oltre ad essere l’emblema della metropoli vibrante che non dorme mai, non molti sanno che New York offre anche una scena scacchistica di strada ricca e variegata, che rende questa città la meta ideale per i veri estimatori di questo gioco. Infatti, nel cuore dei parchi che costellano la giungla di cemento di Manhattan, ci sono diverse postazioni adibite agli scacchi, dove i passanti possono dedicarsi al gioco casuale. La Chess & Checkers House a Central Park, il polmone verde della città, funge da vero e proprio santuario degli scacchi con 24 tavoli da gioco all’ombra di un pergolato di legno. Spostandosi, invece, verso l’elegante quartiere di West Village, si trova la Chess Plaza a Washington Square Park, l’iconica piazza con i tavoli da gioco a scacchiera incorporata. Nel Greenwich Village, sopra a Soho, c’è il Chess Forum café, un salotto vecchio stile che accoglie i giocatori di tutti i livelli, dove hanno fatto tappa anche grandi celebrità e leggende degli scacchi.

Wijk aan Zee, Paesi Bassi: da pittoresco e tranquillo villaggio sulla costa del Mare del Nord, poco distante dalla capitale olandese, ogni gennaio Wijk aan Zee si trasforma nell’epicentro globale degli scacchi ospitando il Tata Steel; questo longevo torneo d’élite, fondato nel 1938, ha visto sfidarsi molti tra i nomi più importanti del gioco professionistico e dilettantistico, accogliendo circa duemila giocatori ogni anno. Inoltre, alcune giornate del torneo, che viene spesso definito il “Wimbledon degli scacchi”, si svolgono in luoghi notevoli come il Rijksmuseum di Amsterdam o lo stadio De Kuip di Rotterdam.

Saint Louis, Usa: questa città del Midwest statunitense è diventata l’indiscussa capitale degli scacchi degli Stati Uniti e vanta un campus integrato di strutture di livello mondiale, iniziative comunitarie e un calendario di tornei internazionali. Il Saint Louis Chess Club è uno dei templi degli scacchi di questa città ed offre una fitta programmazione settimanale, tra lezioni per bambini, workshop guidati da esperti e tornei per tutte le età. Il fiore all’occhiello della scena scacchistica di Saint Louis è la World Chess Hall of Fame, una struttura istituita per celebrare la storia, l’arte e la cultura di questo gioco strategico (al suo interno sono custoditi cimeli e manufatti rari della storia del gioco degli scacchi); all’ingresso di questo edificio vi è “The Grandmaster”, una scultura di quasi 6 metri di altezza che rappresenta un re degli scacchi: curioso è il fatto che la città sia detentrice del Guinness World Record per il “Pezzo di Scacchi Più Grande del Mondo”.

Reykjavík, Islanda: non è solo la capitale più a nord del mondo, ma anche una vera e propria mecca per gli appassionati di scacchi. Reykjavík ha infatti ospitato, nel 1972, uno degli incontri più iconici nella storia di questo sport: il celebre “Match del Secolo” tra lo statunitense Bobby Fischer e il sovietico Boris Spasskij, una sfida entrata nella leggenda e diventata simbolo della Guerra Fredda giocata su una scacchiera. Ancora oggi, l’eredità di quell’evento è profondamente radicata nella città: esiste un Bobby Fischer Center e numerosi caffè vista oceano dove è possibile sfidarsi a partite di scacchi. Tuttavia, la capitale islandese è anche il punto di partenza perfetto per un viaggio on the road attraverso il Paese: tra una partita e l’altra i viaggiatori possono esplorare la suggestiva penisola di Snæfellsnes, percorrere il famoso Golden Circle (con i suoi geyser, cascate e il Parco Nazionale di Þingvellir), o rilassarsi nelle acque geotermiche della celebre Blue Lagoon.

Strobeck, Germania: circondato dalla catena montuosa Harz e noto come il “villaggio degli scacchi” (“Schachdorf” in tedesco), rappresenta una località unica al mondo dove questo gioco è parte integrante dell’identità locale da oltre mille anni (si dice dal 1011, poco dopo la sua introduzione in Europa dall’India e dalla Persia). Qui gli scacchi non sono solo un passatempo: si insegnano a scuola fin dal 1823, decorano case e strade e “prendono vita” durante eventi pubblici sulla scacchiera gigante al centro del borgo come, per esempio, il “Fest der Schachtradition” (letteralmente il “Festival della Tradizione Scacchistica”), che si tiene ogni anno tra giugno e luglio. È imperdibile una visita al Museo degli Scacchi che affascina grandi e piccini con un percorso interamente dedicato all’evoluzione del gioco e sull’impatto su questo splendido territorio.

Marostica, Veneto: nel cuore del Veneto, più precisamente in provincia di Vicenza, si trova uno dei borghi più iconici al mondo per gli amanti degli scacchi, facilmente raggiungibile con il camper. Ogni due anni si tiene qui una spettacolare partita con personaggi viventi (oltre 600 figuranti in costume), nella scenografica piazza a scacchiera incorniciata da mura medievali, proprio di fronte al Castello Inferiore. La tradizione affonda le sue radici nel XV secolo: secondo la leggenda, due nobili si innamorarono della figlia del governatore di Marostica e, per evitare un duello, il padre decise che si sarebbero sfidati a scacchi.

Punta Arenas e Santiago, Cile: a Punta Arenas, nella Patagonia cilena, tra paesaggi mozzafiato e temperature estreme, vi è il circolo scacchistico più australe del pianeta, il Club de Ajedrez Magallanes: un luogo simbolico, dove gli scacchi sfidano anche condizioni geografiche e climatiche difficili, permettendo di vivere il gioco lontano dai circuiti più battuti. Per chi invece desidera visitare la capitale durante il proprio viaggio on the road, a Santiago vi è il Club de Ajedrez de Chile, uno dei più antichi di tutta l’America Latina, e nel quartiere di Providencia non è raro imbattersi in partite di scacchi all’aperto e tornei locali.

Maurizio Costanzo