Festa a Signa per la Beata Giovanna, fra fede e tradizione

Stamani il corteo per le vie del paese. Domani si prosegue con gli ultimi appuntamenti

Beata Giovannaa, la festa a Signa (fotocronache Germogli)

Beata Giovannaa, la festa a Signa (fotocronache Germogli)

Firenze, 22 aprile 2019 - Musica, colori, fede e tradizione, a Signa, per i festeggiamenti in onore della Beata Giovanna, patrona del paese. Tantissime le persone che si sono riversate fra via Roma e piazza Cavour per assistere alle varie fasi della manifestazione, iniziata intorno alle 9, con l’arrivo in pieve dei ciuchini del popolo di San Miniato, cavalcati da alcuni bambini.

Poi il percorso a piedi attraverso il paese, al ritmo di tamburi e chiarine, il tradizionale passaggio nel parco di Villa San Lorenzo, che come ogni anno è eccezionalmente percorribile e aperto al pubblico in questa occasione. Come tradizione, via Roma e le strade del centro storico cittadino si sono riempite di persone e hanno visto sfilare i figuranti del Corteo storico, arricchito in questa edizione da uomini e donne del Gruppo storico dei Castelli di Lastra e Malmantile, dai Falconieri fiorentini con i loro splendidi rapaci e dai membri della Compagnia delle Torri dell’associazione “Le arti in gioco” di Casellina.

Infine il passaggio dalle vie di Castello e il ritorno in piazza Cavour, davanti alla pieve, con gli omaggi alla Beata, l’esibizione di sbandieratori, i balli, i saluti istituzionali e la benedizione del popolo da parte del pievano, don Alessandro, dal terrazzino della chiesa, a sua volta aperto eccezionalmente solo per Beata. Tanti i rappresentanti delle autorità civili e religiose in testa del corteo. Presenti, fra gli altri, il sindaco di Signa Alberto Cristianini, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, l’assessore di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti, i rappresentanti dei comuni vicini e dell'Arma dei carabinieri, ma anche diversi candidati a sindaco alle prossime amministrative in arrivo a Signa.

E domani la festa continua. Martedì 23, “giorno di Beatino”, la tradizione prevede la benedizione dei bambini in pieve (ore 17.30) e quindi (ore 21.30) la Messa concelebrata dai sacerdoti del vicariato, prima della chiusura dell’urna con le spoglie della Beata.

Secondo la tradizione, la Beata Giovanna nacque nel 1266 da una famiglia di contadini. Dopo i primi anni da pastorella, ancora bambina, si dedicò sempre più alla preghiera, tanto da entrare giovanissima in un romitorio presente al tempo a Signa nella zona della Costa (oggi Chiesa del Beatino) dove morì nel 1307. Le sue spoglie sono custodite nella pieve e vengono esposte in occasione della festa a lei dedicata. Alla Beata sono attribuiti numerosi miracoli e la venerazione nei suoi confronti è diffusa un po’ in tutti i comuni della Piana.

Lisa Ciardi