Putin e la minaccia nucleare: perché la Russia potrebbe davvero usare l'atomica

Mykhnenko, docente a Oxford: "Più del 50% di possibilità che lo faccia, ecco come risponderebbero gli Usa"

Minaccia nucleare sull'Occidente: il fronte aperto

Minaccia nucleare sull'Occidente: il fronte aperto

Londra, 1 ottobre 2022 - "C’è oltre il 50% delle possibilità che Putin utilizzi un’arma atomica in Ucraina". Per Vlad Mykhnenko, professore di Oxford esperto di Russia, la minaccia nucleare del Cremlino è davvero concreta.

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Cos’è cambiato dopo il discorso del presidente russo?

"Tutto e niente. Niente perché nessuno riconoscerà l’annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine e Kiev continuerà gli sforzi per liberare i territori occupati, compresa la Crimea. Tutto perché Putin ha di fatto bruciato uno degli ultimi ponti ancora a sua disposizione".

In che senso?

"Si è messo in un angolo da solo. Non c’è più spazio per la negoziazione. È una fase nuova della guerra, che potrebbe diventare infinita: nessuno farà concessioni territoriali. E anche se Putin venisse rimosso, di fatto per la Russia sarebbe impossibile fare marcia indietro".

Ma cosa è successo a Mosca?

"I falchi hanno preso il sopravvento. Nelle ultime settimane ci sono stati cambiamenti sostanziali nella strategia russa: la mobilitazione parziale, il probabile sabotaggio di Nord Stream 1 e 2, i referendum e l’annessione. Il Cremlino non ha più spazio per manovrare".

E allora Putin potrebbe davvero sganciare un’atomica?

"Quando finiranno gli effetti della mobilitazione parziale, il nucleare sarà l’ultima spiaggia. Ritengo più probabile che utilizzi l’atomica, rispetto al fatto che si limiti a minacciarne l’impiego".

Perché dovrebbe farlo?

"Si chiama escalation per raggiungere una de-escalation. È una strategia che fa parte della dottrina militare russa. L’idea è quella di usare un’arma tattica nucleare per terrorizzare l’opinione pubblica e convincere il nemico, che a questo punto inizia a temere attacchi ancora più devastanti, ad arrendersi".

Se la Russia userà un’arma tattica nucleare in Ucraina a livello dimostrativo, cioè senza causare morti e con effetti radioattivi limitati, come risponderanno gli Usa?

"Le sanzioni non basteranno, servirà una risposta militare. Ci sono tre opzioni: colpire Vladimir Putin con un’operazione chirurgica; prendere di mira obiettivi militari, come basi navali e aree; mettere in ginocchio infrastrutture civili, come la rete elettrica. Credo che la seconda strada sia la più probabile. La flotta russa nel Mar Nero, che non è dotata di mezzi nucleari, potrebbe essere in cima alla lista".

Gli Usa non risponderanno con un attacco atomico?

"Mi sembra molto difficile, non credo che si scatenerà l’armageddon nucleare".

E se invece Putin sganciasse l’atomica su obiettivi militari o civili?

"La Russia diventerà ufficialmente un paria a livello globale. Comunque per preparare un’azione del genere ci vuole tempo, per cui l’intelligence occidentale dovrebbe rendersene conto con abbastanza anticipo".

Kissinger ha detto che la Russia verrà distrutta se userà l’atomica.

"Non intendeva una distruzione totale. Paradossalmente, un violento attacco dell’Occidente potrebbe aiutare Putin a frenare i falchi: ’Avete visto come ci hanno ridotto? È ora di negoziare’".

Il rischio è che le armi atomiche diventino armi convenzionali?

"Fino a ora il nucleare era un deterrente, usarlo come arma convenzionale sarebbe come aprire il vaso di Pandora. Non possiamo permetterlo".