Roma e Parigi, "Ok all’acquisto di 700 razzi". Tajani: altre armi verso l’Ucraina

Il maxi accordo costerà 3 miliardi di euro. Macron apre all’invio dei jet contro le truppe russe Zelensky chiede i sommergibili a Berlino . Londra rilancia: "I nostri tank sul campo a Pasqua"

Il sistema missilistico anti aereo Aster 30 B1Nt

Il sistema missilistico anti aereo Aster 30 B1Nt

Roma, 30 gennaio 2023 - ​A giorni verrà formalizzato l’invio di una batteria (o più probabilmente una mezza batteria, tre lanciatori invece di sei) di missili SAMP-T all’Ucraina: il sistema d’arma sarà fornito con una riserva di circa 110-120 missili Aster 30. "Il Parlamento ha votato qualche giorno fa la possibilità di inviare nuove armi all’Ucraina, è probabile che verranno inviati sistemi di difesa aerea" ha spiegato ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, senza però citare esplicitamente il sistema SAMP-T. "Prima dell’invio – ha sottolineato Tajani – il ministro Crosetto informerà le Camere". Da quanto filtra da fonti Nato, la batteria (o mezza batteria) destinata all’Ucraina verrà inviata prima in Slovacchia (i tempi dipenderanno anche dal via libera del Parlamento di quel Paese) e da lì a Kiev.

Samp-T, il sistema di difesa che l'Italia fornirà all'Ucraina. Come funziona e il costo

L'Ucraina chiede i caccia, Biden nega gli F-16. Ma Macron non lo esclude

E ieri si è chiarito definitivamente, anche alla luce di quanto detto tre giorni fa dalla Difesa italiana, il giallo dei circa 700 missili Aster che saranno acquisiti da Italia e Francia, il loro numero esatto è 688 ma non saranno tutti inviati all’Ucraina: serviranno per le nostre necessità di difesa da qui al 2035 e solo poco meno del 20% almeno per ora verrà destinato alle necessità della difesa aerea ucraina. Di certo Italia e Francia (che l’ha annunciato ieri) hanno fatto al gruppo franco-italiano Eurosam, che riunisce MBDA e Thales, un maxi ordine di missili Aster. Il ministero italiano della Difesa ha specificato che si tratta di un contratto "stipulato nel 2021 e concluso dall’Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti) nel dicembre 2022".

Una taglia sui carri armati Abrams e Leopard 2

Carri armati Abrams, i micidiali tank Usa per l'Ucraina. Le differenze con i Leopard

Il decreto di approvazione del programma pluriennale è relativo "all’ammodernamento, rinnovamento e potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica a protezione del territorio nazionale e dell’Alleanza atlantica e a garantire la protezione di teatro alle forze schierate in aree di operazione". All’interno , tra l’altro, è contenuta l’acquisizione dei missili Aster per il sistema italo-francese SAMP-T. Il programma prevede quindi l’acquisto di ulteriori 5 batterie SAMP-T da destinare all’aeronautica e di missili Aster nelle varie configurazioni: Aster 15 e Aster 30 B1 oltre all’ultima versione Aster 30 B1NT. I missili Aster 15 e Aster 30 equipaggiano le fregate dei due Paesi e le navi britanniche. Gli Aster 30 sono anche i missili lanciati dalle batterie antiaeree SAMP-T Mamba che equipaggiano la Francia (che ha 8 sistemi) e l’Italia (5 sistemi, più uno). Il costo complessivo del programma, che si concluderà nel 2035, è di 3 miliardi di euro. "Questo è uno dei più grandi ordini per questo missile antiaereo, l’unico sistema europeo che offre tali capacità operative – ha affermato il ministero francese delle forze armate –. Questo ordine globale richiederà adattamenti a livello dell’intera filiera industriale per far fronte alle sfide dell’economia di guerra".

Ritardare le armi pesanti all'Ucraina ha allungato la guerra. Di molto

In attesa della lenta fornitura a Kiev degli attesi carri armati (la Gran Bretagna ha fatto sapere che i suoi 14 Challenger saranno inviati a Pasqua mentre i carri Leopard polacchi, norvegesi, finlandesi e canadesi e i T72 Slovacchi dovrebbero arrivare prima, mentre verso giugno toccherà ai Leopard 2 spagnoli e nella seconda metà dell’anno, probabilmente inoltrata, agli Abrams M1 americani) sale la probabilità che alcuni Paesi forniscano anche dei velivoli multiruolo F16. Dopo i tank, ad aprire uno spiraglio sui caccia invocati da Kiev è stato il presidente francese Emmanuel Macron: "Nulla è escluso in linea di principio", ha detto dando speranza alle nuove richieste del governo ucraino, che oltre ai jet vuole altri missili e anche sommergibili tedeschi, secondo il viceministro degli Esteri Andriy Melnyk.

Tra i Paesi favorevoli non c’è la Germania, ma c’è la Polonia, che, come per i carri armati, agirà in coalizione con altri Stati alleati. "Come è stato qualche mese fa nel contesto dell’invio dei Mig all’Ucraina – ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki –, qualsiasi altro assetto aereo sarà disposto e probabilmente trasferito in coordinamento coi Paesi Nato". Il che sarà, dato che gli Stati Uniti stanno maturando la convinzione che gli F16 serviranno eccome.