La Toscana al Forum internazionale "L'Asia centrale come crocevia delle civiltà del mondo"

I rappresentanti della nostra regione raggiungeranno l'Uzbekistan per partecipare alla riunione internazionale organizzata in collaborazione con l'Unesco

Il presidente della Repubblica Uzbeka Mirziyoyev

Il presidente della Repubblica Uzbeka Mirziyoyev

Firenze, 26 settembre 2020 - Nel 2012 la Provincia di Firenze siglava un patto di amicizia e gemellaggio con la città di Samarcanda, per iniziativa di Leonardo Comucci. Da quel momento sono iniziati interessanti scambi culturali ed economici tra la Toscana e l’Uzbekistan. Proprio in quest’ottica, anche i rappresentanti della nostra regione parteciperanno al Forum internazionale che si terrà prossimamente a Kiva. "Gengis Khan, la Via della Seta, Tamerlano, Marco Polo, Samarcanda…Nomi che portano con sé un che di magico e fiabesco - commenta Comucci -. Lo stato dell’Uzbekistan racchiude le antiche città che costituivano le principali tappe della leggendaria Via della Seta, attraverso l’insieme di collegamenti marittimi e terrestri che connettevano la Cina all’Impero Romano, e quindi l’Oriente con l’Occidente".

Il rafforzamento dei legami culturali, umanitari e spirituali è uno dei fattori più importanti nell'attuazione del nuovo corso regionale dell'Uzbekistan in Asia centrale, condotto sotto la guida del presidente Sh.M. Mirziyoyev. "Gli sforzi di molti stati per rilanciare la Via della Seta, in particolare nell'ambito dell'iniziativa cinese “One Belt. One Way ” continua Comucci- crea ulteriori prerequisiti per dimostrare il potenziale turistico, gastronomico ed economico dell'Uzbekistan e dell'Asia centrale, attraverso progetti culturali internazionali. In quest'ottica è stato recentemente deciso di tenere il Forum Internazionale "L'Asia Centrale come crocevia delle civiltà mondiali" proprio in Uzbekistan, per utilizzare efficacemente gli strumenti del "soft power" e della "diplomazia culturale" nell'attuazione della nuova politica estera della Repubblica; questo servirà a rafforzare ulteriormente nell'opinione pubblica dei paesi della regione il senso di appartenenza a un'unica regione chiamata "Asia centrale", fattore importante per lo sviluppo di relazioni interstatali di buon vicinato; ribadire l'enorme contributo dei popoli dell'Uzbekistan e di altri paesi dell'Asia centrale allo sviluppo della civiltà mondiale; accrescere l'interesse della comunità scientifica internazionale per lo studio del patrimonio scientifico e intellettuale dei popoli dell'Asia centrale; richiamare l'attenzione e l'assistenza della comunità mondiale sulle misure prese in Asia centrale per ripristinare e rendere popolare il patrimonio culturale e storico; promuovere il marchio turistico della storica città di Khiva e dell'Uzbekistan in generale. L'organizzazione -conclude Comucci- di un grande evento culturale internazionale in Asia centrale servirà a rafforzare ulteriormente l'interazione con questa autorevole struttura internazionale". Caterina Ceccuti