Mercoledì 24 Aprile 2024

Benzina, Gran Bretagna in ginocchio: prezzi alle stelle. "Non mandate gente al lavoro"

Il governo studia un piano d'emergenza nazionale. Aziende esortano i dipendenti a stare a casa. E Johnson fa addestrare autisti militari per rifornire le pompe

Code ai distributori in Gran Gretagna (Ansa)

Code ai distributori in Gran Gretagna (Ansa)

Roma, 28 settembre 2021 - Pompe di benzina dedicate ai soli medici e infermieri e un piano d'emergenza per il razionamento del carburante con limite massimo di spesa al benzinaio fissato dal governo. Diventa sempre più grave la crisi dei rifornimenti di carburante della Gran Bretagna dove si è arrivati anche ad allertare l'esercito, una situazione che sembra ricordare scenari da crisi petrolifera del 1973 se non addirittura i razionamenti di beni di prima necessità da tempo di guerra.

Ma le difficoltà di approvigionamento subite da settimane dal Regno Unito per i carburanti - ma anche per altri beni di consumo che mancano dagli scaffali dei supermercati - stavolta non dipendono da scenari di crisi internazionale ma da una delle conseguenze della Brexit che ha limitato le possibilità di accesso e lavoro di trasportatori e camionisti provenienti dall'estero, in particolare dall'Europa dell'est. 

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Prezzi alle stelle e "non venite a lavorare"

La situazione è preoccupante, nel 90% delle stazioni di servizio del Regno Unito la benzina è esaurita e la carenza generale ha portato i prezzi del carburante a schizzare alle stelle, raggiungendo i livelli più alti da otto anni. Oltre alle code interminabili di automobilisti ai distributori, diverse aziende sono arrivate ad esortare i propri dipendenti a non venire al lavoro e a fare smart working da casa. Intanto il prezzo medio di un litro di benzina è aumentato da 1,3587 sterline venerdì a 1,3659 domenica.

Razionamenti e accessi prioritari ai medici

Dopo giorni di distributori a secco e code interminabili di automobilisti per poter fare rifornimento, Il governo britannico sta pensando a un piano di emergenza nazionale per il carburante, piano che limita anche quanto i conducenti possano spendere per la benzina, assieme a una misura per garantire il servizio sanitario e altri settori vitali, quindi riservando l'accesso prioritario ed esclusivo ad alcune pompe di benzina ai lavoratori dei servizi essenziali, a cominciare dai medici.

Pressing sul governo Johnson

Il premier Boris Johnson deve far fronte alla richiesta delle associazioni di categoria, sindacati e medici tra cui la British Medical Association, ma anche politici laburisti e conservatori: tutti vogliono assicurarsi che medici, infermieri siano i primi a potersi rifornire di carburante. Il Surrey County Council potrebbe persino adottare la misura unilateralmente, invocando la misura come necessaria ad affrontare "una crisi grave".

Addestrare autisti militari

Johnson intanto ha ordinato che vengano addestrati 150 autisti di navi cisterna militari perché imparino come rifornire benzina alle pompe: probabilmente saranno un'ottantina quelli che, nei prossimi giorni, scenderanno in campo per affrontare la crisi. Sarà inoltre temporaneamente sospeso l'obbligo per i conducenti di autocarri di completare una serie di corsi di aggiornamento per mantenere la patente.

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