Tra gli azzurri e l’Ucraina vince la solidarietà

Tribuna gremita, messaggi di pace e di sostegno al popolo sotto assedio da tre mesi, ma in campo è partita vera. Finisce 3-1 per i gialloblù

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Il giallo e il blu sono i colori che fanno da cornice alla serata del Castellani. Tanti ucraini, grandi e piccini, sugli spalti dello stadio empolese. Per godersi una serata di festa e di calcio, particolare non del tutto secondario se pensiamo che molti di loro, fino al 24 febbraio scorso, se ne stavano tranquilli nel loro paese, salvo poi perdere tutto o quasi dopo l’invasione da parte della Russia. I colori sono però anche il blu e le stelle della bandiera che i giocatori ucraini hanno al collo nel momento in cui entrano in campo. Ucraina è Europa, questo ripete lo speaker dello stadio e questo è anche quello che scandiscono i tifosi nel momento in cui risuonano le note di Šče ne vmerla Ukraïny, che in ialiano vuol dire letteralmente "l’Ucraina non è ancora morta" . L’amichevole è l’occasione per vedere all’opera una nazionale che tra poche settimane si giocherà l’accesso a quei mondiali a cui non parteciperà l’Italia, ma anche una spinta alla solidarietà. Il ricavato della serata è stato infatti devoluto alla fondazione creata dal presidente Zelenski per aiutare la ricostruzione.

Il pubblico, considerando data e orario, è quello che ti aspetti per una serata di questo genere. Molti ucraini, come detto, ma anche qualche empolese curioso, venuto un po’ per l’occasione, un po’ per vedere quella che di fatto è davvero l’ultima gara casalinga della stagione. Nella formazione di Petrakov non ci sono le stelle Zinchenko, Malinovsli e Yarmolenko, ma si tratta comunque di una nazionale e per giunta mediamente forte. L’Empoli, invece, risponde con un undici pieno zeppo di giovani, dove compaiono le stelle della primavera Baldanzi e Fazzini e alcuni di quei giocatori che nel corso della stagione hanno avuto meno spazio. I ritmi sono da amichevole estiva, ma la qualità non manca né da una parte né dall’altra. L’inizio è tutto di marca azzurra, grazie alla vivacità di Bajrami e Baldanzi e alla capacità della squadra di Andreazzoli di far girare velocemente il pallone. Nell’Ucraina, però, ci sono delle individualità niente male. Una di queste è il centravanti Roman Yaremchuk, che non a caso milita nel Benfica ed è giocatore vero. E’ lui a far impazzire di gioia i suoi connazionali presenti sugli spalti quando al 25’ trafigge Ujkani. L’Ucraina avrebbe anche un paio di occasioni per raddoppiare, ma l’Empoli, sornione, pareggia in chiusura di primo tempo. Stavolta il lancio di Bajrami è preciso per La Mantia, che prima prova a saltare il portiere con un pallonetto e poi, sulla respinta, sceglie la potenza per fare 1-1. Nella ripresa c’è tempo per un altro po’ di folklore, un paio di gol dell’Ucraina e qualche occasione fallita dall’Empoli. Finisce 3-1 per loro, ma a vincere stavolta sono soprattutto l’amicizia e solidarietà tra i popoli. Questo il tabellino.

(4-3-2-1): Ujkani; Boli, Ismajli, Viti, Cacace; Henderson, Stulac, Fazzini; Baldanzi, Bajrami; La Mantia. A disp. Hvalic, Vicario, Evangelisti, Verre, Cutrone, Benassi, Sodero, Asllani, Degli Innocenti, Bandinelli, Stojanovic, Pezzola, Parisi. All. Andreazzoli

UCRAINA (4-4-2): Piatov; Zabarnyi, Stepanenko, Popov, Matviienko; Tsyhankov, Karavaiev, Shaparenko, Mudryk; Pikhalonok, Yaremchuk. A disp. Buschan, Riznyk, Bondar, Syrota, Sydorchuk, Dovbyk, Biesiedin, Buialski, Konoplia, Kacharaba, Garmash, Zubkov, Sikan. All. Petrakov.

Arbitro: Volpi di Arezzo

Marcatori: 25’ Yaremchuk, 44’ La Mantia, 46’ Karavaiev, 52’ Pikhalonok

Tommaso Carmignani