Tenuta fisica sotto la lente "Ottime risposte dai test"

La pausa invernale non era mai stata così lunga: parlano i preparatori azzurri "La squadra si conferma in crescita, ma c’è ancora tanto lavoro da fare"

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di Tommaso Carmignani

Fermarsi a metà campionato per consentire lo svolgimento di un mondiale. Una cosa che nel calcio moderno non si era mai vista e che ha costretto tutte le società a studiare piani di lavoro particolari. A parlare sono i preparatori azzurri, Rocco Perrotta, Fabio Trentin e Paolo Giordani: sono stati loro a dover stilare il piano di battaglia per consentire agli azzurri di ripresentarsi al top alla ripresa del 4 gennaio.

Come gestirete il lavoro durante questa sosta?

"La squadra – dicono – ha avuto due settimane di stacco, necessarie sia a livello mentale ma anche fisico, con un periodo di detraining utile dopo una prima parte di stagione molto intensa. Prima di riprendere il lavoro, abbiamo effettuato una serie di test sia a livello cardio polmonare che di forza e reattività e in base ai risultati emersi siamo andati a sviluppare e impostare il lavoro su tutte le componenti, prestando particolare attenzione alle eventuali carenze emerse sui singoli atleti".

Sarà una specie di ritiro estivo?

"A livello temporale di stacco tra l’ultima gara e la prima alla ripresa potremmo dire di sì. A livello di lavoro non proprio: lo stop è stato di sole due settimane, quando in estate è molto più lungo".

Come avete trovato il gruppo?

"Molto bene, i test ci hanno dato ottime informazioni, confermandoci il trend di crescita della squadra".

Qualche lavoro particolare? "Come fatto durante tutto l’arco della stagione porteremo avanti un lavoro specifico sui giovani. Accanto a ciò, sfrutteremo questa lunga sosta per porre attenzione su determinati aspetti a cui nel corso della stagione non possiamo dedicare troppo tempo".

I motivi del ritiro in Spagna sono solo climatici?

"Sicuramente una motivazione è climatica, con la possibilità di allenarsi a una temperatura più mite e soprattutto poter svolgere doppie sedute senza particolari problemi di tempo e permettere un adeguato recupero tra i due allenamenti giornalieri. Accanto a questo, in Spagna giocheremo due amichevoli di livello che ci permetteranno di alzare il ritmo e l’intensità".

In generale sotto l’aspetto fisico siete soddisfatti del lavoro fatto nella prima parte di stagione?

"I test e l’andamento medio della squadra nel corso dell’anno durante le gare ci fanno essere soddisfatti di quanto fatto in questa prima parte di stagione. Ma sappiamo benissimo che c’è ancora tanto da fare, che alcune cose possono essere ulteriormente incrementate e migliorate. La stagione è ancora lunga e non possiamo certo fermarci".