Marino punta sui gol di Mancuso

Il bomber è salito in doppia cifra e i numeri parlano chiaro: quando lui segna l’Empoli va fortissimo.

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di Tommaso Carmignani

Era arrivato esattamente un anno fa con l’etichetta del bomber. Dodici mesi dopo, l’Empoli è ancora aggrappato ai gol di Leonardo Mancuso. Fateci caso: nei momenti in cui la squadra è andata bene, l’attaccante arrivato dal Pescara ha sempre segnato. Era successo all’inizio con Bucchi, basti pensare alla doppia vittoria contro Pisa e Perugia che aveva illuso un po’ tutti sulle reali potenzialità degli azzurri, e sta capitando più o meno la stessa cosa anche con Marino. Quando Mancuso sta bene e segna, l’Empoli vince e convince. Perché in fondo, al di là di tutto, ogni squadra ha bisogno di un suo cannoniere: negli anni in cui il club azzurro ha ottenuto i suoi successi più belli, questi erano quasi sempre legati al nome di un bomber. Tavano, Caputo e, si spera, Mancuso.

Nella prima parte di stagione, dopo un inizio segnato da problemi fisici, l’attaccante milanese sembrava aver ingranato la marcia, ma la crisi della squadra iniziata con Bucchi e proseguita con Muzzi ha coinvolto inevitabilmente anche lui. Senza i suoi gol, la squadra ha sofferto le pene dell’inferno, ma da quando in panchina siede Marino le cose sono cambiate. Mancuso ha segnato 5 gol nelle undici partite disputate col tecnico siciliano in panchina, ma in tre di queste non è partito dal primo minuto. Si viaggia insomma ad una media piuttosto importante, decisamente superiore a quella della prima parte di campionato, nella quale di gol ne aveva messi a segno 6 (per un totale di 11, con tre doppiette). Non è un caso che il ritorno alla vittoria dell’Empoli abbia coinciso con l’aver ritrovato i suoi gol, perché sebbene quella azzurra sia una squadra che segna molto anche coi suoi centrocampisti, l’avere un centravanti che, come si dice in questi casi, ‘la butta dentro’ è un fattore determinante. Mancuso è stato probabilmente il migliore a Venezia, confermando quello che aveva lasciato intravedere anche prima della sosta forzata.

Il 4-3-3 è stato determinante nella sua rinascita. Il bomber milanese è un giocatore che sembra trovarsi particolarmente a suo agio in quella posizione. E’ un giocatore che, nonostante la stazza, sa tenere botta anche dal punto di vista fisico, è scaltro e sa come muoversi. Non è un caso che lo scorso anno, nel Pescara, fece un sacco di gol giocando proprio in questa maniera. Marino non lo ha mai spostato da quella posizione, sebbene possa giocare anche da attaccante esterno. Domani dovrebbe essere di nuovo titolare, anche a dispetto del turn over, perché i suoi gol dovranno essere determinanti in questo finale di stagione.