CARRARESE  1 PONTEDERA  0 CARRARESE (3-5-2): Satalino; Pelagatti (37’ st Folino), Marino, Imperiale; Frey (21’ st Grassini), Della Latta, Mercati, Bozhanaj (25’ st Cerretelli), Cicconi; Energe (25’ st Giannetti), Capello. A disp: Rovida, D’Ambrosio, D’Auria, Andreoli, Pasciuti, Coccia, Samele. All. Dal Canto. PONTEDERA (3-4-1-2): Siano; Shiba, Espeche, Martinelli (27’ st Catanese); Perretta, Guidi (9’ st Izzillo), Ladinetti, Aurelio (9’ st Somma); Fantacci (37’ st Benedetti); Nicastro, Petrovic (27’ st Mutton). A disp: Cagnina, Stancampiano, Pretato, Di Bella, Casadidio, Benedetti, De Ioannon, Tripoli, Marcandalli. All. Canzi Arbitro: Di Cicco di Lanciano. Marcatore: 14’ st Energe Note: spettatori 1700; ammoniti Energe, Guidi, Martinelli, Cicconi; angoli 7-4. CARRARA - Forse la prossima volta conviene direttamente risparmiare i soldi per organizzare il viaggio e le energie fisiche e mentali profuse, conservandole per gli impegni successivi. Oppure, se proprio non si può rinunciare all’impegno, conviene presentarsi con il favore degli Dei. Perché con l’1-0 di ieri sono diventate sette le trasferte di fila a Carrara terminate con altrettante sconfitte per il Pontedera. Il fatto è che al fischio finale la squadra di Canzi non riusciva a capacitarsi di come fosse riuscita a non far punti in una gara che se non aveva meritato di vincere, nemmeno di perdere. E’ vero che magari i granata si sono lasciati schiacciare un po’ troppo nella fase iniziale di entrambi i tempi, bisogna però sempre capire dove sta il confine tra i limiti tuoi e le capacità degli avversari, ma se anche così fosse stato, questo ha offerto come vantaggio ai padroni di casa solo una maggior concessione di metri e di possesso palla.  Siano infatti non ha mai dovuto compiere parate mirabolanti né interventi a ripetizione. E’ stato così pagato con il gol-partita l‘unico errore, commesso intorno all’ora di gioco. Un errore di impostazione della retroguardia, che su calcio d’angolo si è ammassata sul primo palo lasciando Energe in compagnia di Fantacci (!), che tutto è fuorché un marcatore, sul legno più lontano. La palla, sporcata da una deviazione, ha scavalcato il fantasista del Pontedera permettendo all’attaccante di casa di appoggiare in rete di testa. Alla fine risulterà l’unico tiro in porta degli uomini di Dal Canto – tornato alla vittoria dopo tre stop – mentre quelli di Canzi – alla prima sconfitta in panchina dopo la qualificazione in Coppa e l’exploit di Alessandria – possono imprecare contro la cattiva sorte e contro la propria imprecisione nelle due occasioni, una per tempo, che gli avrebbero concesso di segnare. La prima al minuto 38, quando una punizione di Petrovic ha sbattuto contro il palo a Satalino superato. La seconda al minuto 23 della ripresa, quando su cross di Ladinetti il neo entrato Izzillo (e con il Pontedera nel frattempo passato al 4-3-1-2) tutto solo a centro area ha inzuccato malissimo spedendo a lato. In mezzo, al netto di quegli approcci iniziali di cui detto, è stato un Pontedera che ha ghiacciato il derby senza particolari patemi ed è anche riuscito a impensierire i locali (compreso un gol non concesso per fuorigioco di Izzillo). Ma non la cabala evidentemente... Stefano Lemmi

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CARRARESE 
1
PONTEDERA 
0
CARRARESE (3-5-2): Satalino; Pelagatti (37’ st Folino), Marino, Imperiale; Frey (21’ st Grassini), Della Latta, Mercati, Bozhanaj (25’ st Cerretelli), Cicconi; Energe (25’ st Giannetti), Capello. A disp: Rovida, D’Ambrosio, D’Auria, Andreoli, Pasciuti, Coccia, Samele. All. Dal Canto.
PONTEDERA (3-4-1-2): Siano; Shiba, Espeche, Martinelli (27’ st Catanese); Perretta, Guidi (9’ st Izzillo), Ladinetti, Aurelio (9’ st Somma); Fantacci (37’ st Benedetti); Nicastro, Petrovic (27’ st Mutton). A disp: Cagnina, Stancampiano, Pretato, Di Bella, Casadidio, Benedetti, De Ioannon, Tripoli, Marcandalli. All. Canzi Arbitro: Di Cicco di Lanciano.
Marcatore: 14’ st Energe
Note: spettatori 1700; ammoniti Energe, Guidi, Martinelli, Cicconi; angoli 7-4.
CARRARA - Forse la prossima volta conviene direttamente risparmiare i soldi per organizzare il viaggio e le energie fisiche e mentali profuse, conservandole per gli impegni successivi. Oppure, se proprio non si può rinunciare all’impegno, conviene presentarsi con il favore degli Dei. Perché con l’1-0 di ieri sono diventate sette le trasferte di fila a Carrara terminate con altrettante sconfitte per il Pontedera. Il fatto è che al fischio finale la squadra di Canzi non riusciva a capacitarsi di come fosse riuscita a non far punti in una gara che se non aveva meritato di vincere, nemmeno di perdere. E’ vero che magari i granata si sono lasciati schiacciare un po’ troppo nella fase iniziale di entrambi i tempi, bisogna però sempre capire dove sta il confine tra i limiti tuoi e le capacità degli avversari, ma se anche così fosse stato, questo ha offerto come vantaggio ai padroni di casa solo una maggior concessione di metri e di possesso palla. 
Siano infatti non ha mai dovuto compiere parate mirabolanti né interventi a ripetizione. E’ stato così pagato con il gol-partita l‘unico errore, commesso intorno all’ora di gioco. Un errore di impostazione della retroguardia, che su calcio d’angolo si è ammassata sul primo palo lasciando Energe in compagnia di Fantacci (!), che tutto è fuorché un marcatore, sul legno più lontano. La palla, sporcata da una deviazione, ha scavalcato il fantasista del Pontedera permettendo all’attaccante di casa di appoggiare in rete di testa.
Alla fine risulterà l’unico tiro in porta degli uomini di Dal Canto – tornato alla vittoria dopo tre stop – mentre quelli di Canzi – alla prima sconfitta in panchina dopo la qualificazione in Coppa e l’exploit di Alessandria – possono imprecare contro la cattiva sorte e contro la propria imprecisione nelle due occasioni, una per tempo, che gli avrebbero concesso di segnare. La prima al minuto 38, quando una punizione di Petrovic ha sbattuto contro il palo a Satalino superato. La seconda al minuto 23 della ripresa, quando su cross di Ladinetti il neo entrato Izzillo (e con il Pontedera nel frattempo passato al 4-3-1-2) tutto solo a centro area ha inzuccato malissimo spedendo a lato. In mezzo, al netto di quegli approcci iniziali di cui detto, è stato un Pontedera che ha ghiacciato il derby senza particolari patemi ed è anche riuscito a impensierire i locali (compreso un gol non concesso per fuorigioco di Izzillo). Ma non la cabala evidentemente...
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