La fascia, i gol e un record da battere Bandinelli si gode la sua leadership

Protagonista indiscusso delle ultime due gare, il centrocampista è ormai un fedelissimo di Zanetti. Grazie al suo temperamento e alla bravura negli inserimenti è quasi impossibile rinunciare a lui

di Ilaria Masini

È un Bandinelli da record, l’uomo giusto nel momento giusto. Due reti in appena cinque giorni e la voglia matta di battere il record di gol personali in serie A perché è già al secondo centro, dopo appena sette partite. Sessa cifra totalizzata in tutta la scorsa stagione 2021-2022 quando ha segnato contro la Lazio alla prima giornata e poi alla Fiorentina a novembre. È nato e cresciuto a Firenze, nelle giovanili viola e i nonni abitano a Montespertoli. Dati anagrafici e di carriera che ci raccontano ancora meglio il rapporto stretto con il territorio. E poi la fascia al braccio, che dà grande orgoglio e altrettanta responsabilità, oltre alla voglia di diventare sempre più un leader. Filippo ha trovato tutte le chiavi giuste, compresa la via della porta: sa inserirsi, accompagnare l’azione e poi segnare. La vittoria di Bologna porta la sua firma.

Il primo successo della stagione è stata liberatorio così come la sua esultanza al Dall’Ara, sotto lo spicchio dei tifosi azzurri: "È stata un’emozione grande segnare proprio vicino ai nostri sostenitori - ha detto Bandinelli - e poi poter festeggiare con loro è stato bellissimo. La vittoria dall’inizio della stagione ci mancava e sono davvero contento di aver segnato e di aver fatto quello ci chiede sempre l’allenatore, cioè inserirsi e riempire l’area. Da quando è arrivato Zanetti in panchina lavoriamo sempre su questo aspetto e sono felice di aver fatto centro mettendo in pratica ciò che ci domanda di fare il tecnico in settimana durante le sedute di lavoro".

Il prossimo ostacolo si chiama Milan che arriverà al Castellani sabato primo ottobre, in notturna. È una di quelle partite in cui è possibile misurare lo stato di forma di una squadra e soprattutto la maturità raggiunta. Perché una vittoria contro un top club di solito serve per aumentare l’autostima e per crescere in mentalità. Certo è che l’Empoli in campo non perderà la propria identità, come del resto ha già dimostrato di sapere fare contro la Roma lo scorso 12 settembre, e starà in campo a testa alta, pronto alla battaglia: "Noi siamo una formazione con idee propositive - ha aggiunto Bandinelli - e giochiamo cercando palla a terra, in più sfruttando la velocità". La sfida è lanciata. È ancora presto invece per promettere il terzo gol consecutivo in serie A, ma la sosta servirà a lavorare su ancora più soluzioni tattiche offensive e per cercare di calare un tris che sarebbe davvero storico.