L’Empoli riscopre il vivaio Ecco la meglio gioventù

Ricci e Damiani, ma anche Viti, Olivieri, Baldanzi e tutti gli altri: nella squadra che ha battuto il Benevento ben otto elementi cresciuti a Monteboro

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di Tommaso Carmignani

Cinque erano in campo dal primo minuto, altri tre erano seduti in panchina. E anche se quello sceso in campo è stato ribattezzato come l’Empoli-bis, la verità è che il club azzurro sta riscoprendo piano piano la forza del vivaio. Perchè nella formazione che ha giocato e vinto a Benevento c’erano ben otto giocatori cresciuti nel settore giovanile, un dato che una volta era all’ordine del giorno, ma che da qualche anno a questa parte non si registrava. Se a questo aggiungiamo che l’età media della formazione di mister Dionisi era e resta la più bassa della B ce n’è forse davvero abbastanza per dire che l’Empoli è davvero tornato ai vecchi tempi. Nella formazione titolare del Vigorito c’erano, in difesa, il portiere Furlan e il terzino Zappella, mentre a centrocampo trovavano spazio Ricci e Damiani. In attacco, invece, c’era Olivieri, che arriva sì dalla Juventus, ma il percorso di crescita lo ha effettuato e completato proprio nell’Empoli. Nella ripresa, poi, sono entrati Viti e Baldanzi, mentre Rizza è rimasto in panchina. E se è vero che gli ultimi due erano di fatto ’prestiti’ dalla Primavera di Buscè, gli altri sei fanno parte in pianta stabile della ’rosa’ della prima squadra. Anche in questo caso, non è un dettaglio da poco.

E del resto l’Empoli li aveva dichiarato fin dall’inizio, per mezzo del presidente Corsi. L’idea era ripartire da una squadra giovane senza snaturare quella che era l’ossatura dello scorso anno. E così, accanto a tanta esperienza (Brignoli, Fiamozzi, Romagnoli, ma anche Moreo, La Mantia e Mancuso), ecco affiancati i giovani su cui Dionisi sta lavorando con grande bravura, cercando di metterli tutti allo stesso livello. Il gioiellino arrivato per ultimo dal vivaio è certamente Samuele Ricci, per cui si è già parlato e si parlerà ancora a lungo in chiave mercato, ma giocatori come Zappella e Damiani, oppure Olivieri, vanno considerati a tutti gli effetti come alternative di lusso in una squadra che, finora, non ha davvero sbagliato un colpo.

L’Empoli non può fare a meno di lavorare così, visto che i successi più belli li ha ottenuti proprio quando ha ragionato nell’ottica di una squadra giovane e, almeno in parte, cresciuta proprio nel vivaio. Quel senso di appartenenza che spesso, in passato, aveva compensato anche una certa differenza di valori con realtà più grandi e blasonate. Il campionato è appena iniziato e fare previsioni può sembrare sciocco, ma tra i segnali positivi c’è sicuramente anche questo, cioè la voglia di tornare a pescare all’interno del settore giovanile.

Nelle foto: Ricci e Olivieri