L’Empoli di Dionisi è un autentico spettacolo

Strepitosa prestazione degli azzurri che, nello scontro al vertice, sbriciolano la Salernitana già nel primo tempo e scappano in fuga

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EMPOLI

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SALERNITANA

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EMPOLI (4-3-1-2): Brignoli; Fiamozzi, Casale, Nikolaou, Parisi; Ricci (71’ Zurkowski), Stulac (84’ Damiani), Haas; Bajrami (64’ Moreo); Mancuso (71’ Matos), La Mantia (84’ Olivieri). All. Dionisi. A disposizione: Furlan, Terzic, Romagnoli, Zappella, Pirrello, Viti, Cambiaso.

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Veseli, Gyomber, Aya; Casasola, Coulibaly (80’ Iannoni), Dziczek (46’ Cicerelli), Anderson (46’ Kupisz), Lopez (46’ Schiavone); Tutino (64’ Gondo), Djuric. All. Bocchini (Castori squalificato). A disposizione: Adamonis, Mantovani, Barone, Bogdan, Giannetti, Antonucci.

Arbitro: Pairetto di Nichelino.

Reti: 20’ Ricci; 28’ Stulac; 35’ Mancuso; 43’ Parisi; 88’ Olivieri.

Note– Partita a porte chiuse. Ammoniti: Anderson (9’); Dziczek (11’); Nikolaou (37’); Cicerelli (83’); Haas (84’).

EMPOLI – Se qualcuno cercava conferme, eccole. L’Empoli attendeva la Salernitana per capire due cose: il valore degli avversari con cui, fino al turno precedente, condivideva il primato, ma anche il suo, di valore. La risposta è un 5-0 che non ammette repliche, la miglior prestazione stagionale della formazione di Dionisi, che oltre a rafforzare il primato invia un segnale deciso a tutto il campionato.

Rispetto alla gara di Napoli il tecnico cambia praticamente tutta la difesa, anche se a sorpresa resta fuori capitan Romagnoli (fastidio muscolare durante la rifinitura), al cui posto va Casale. In mezzo rientra Stulac, in avanti Bajrami vince il ballottaggio con Moreo e si sistema alle spalle del tandem d’attacco, che nel rispetto delle previsioni della vigilia è composto da Mancuso e La Mantia. Castori, che va in tribuna perché squalificato (al suo posto in panchina va il vice Bocchini), risponde con l’undici annunciato: orfano di Capezzi e Di Tacchio sceglie Anderson e il neo acquisto Coulibaly in mezzo, mentre in difesa c’è a sorpresa l’ex Veseli. L’idea dei granata è quella di difendersi e colpire, andando ad aggredire l’Empoli su tutti i palloni a centrocampo. Il progetto di Castori, però, si sgretola presto, perché gli azzurri sono più in palla e più precisi, dominano il gioco a centrocampo e con la qualità dei loro attaccanti finiscono per far capire subito agli avversari chi è che comanda.

La prima occasione ce l’ha Haas dopo pochi minuti, ma la conclusione del mediano finisce a lato. Al 20’ il vantaggio: Fiamozzi sfugge per l’ennesima volta a Lopez, cross al limite per Ricci che, lasciato colpevolmente solo, mette dentro. La Salernitana prova a reagire, ma il gioco dei campani si limita a palloni lunghi per la testa di Djuric. Il problema, per loro s’intende, è che la difesa dell’Empoli è sempre attenta e cosi, oltre a non rischiare, gli azzurri dilagano. Il 2-0 lo segna Stulac con una conclusione da fuori, mentre il terzo gol è frutto di un’azione da videogame: Fiamozzi per Mancuso, Mancuso per La Mantia, La Mantia di nuovo per Mancuso e palla in porta. Finita? Assolutamente no, perché nel finale di primo tempo c’è gloria anche per Parisi: il terzino vince un rimpallo in area e col sinistro, da posizione quasi impossibile, fulmina Belec. Nel secondo tempo la gara è più che altro un esercizio di stile, la Salernitana non va oltre un tiro di Kupisz a lato, mentre l’Empoli, nel finale, segna anche il 5-0 con Olivieri. L’Empoli tenta la fuga ed adesso sognare in grande è davvero doveroso.

Tommaso Carmignani