Il recupero è ancora maledetto per l’Empoli

Come a Cittadella azzurri ripresi all’ultimo tuffo dopo l’ennesima grande rimonta firmata Matos e La Mantia. Rigore fallito da Mancuso

EMPOLI

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VICENZA

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EMPOLI (4-3-1-2): Brignoli; Fiamozzi, Nikolaou, Casale, Cambiaso (83’ Parisi); Ricci, Stulac (83’ Olivieri), Bandinelli; Bajrami (55’ La Mantia); Matos (69’ Haas), Mancuso. All. Dionisi.

VICENZA (4-4-2): Perina; Zonta, Pasini, Cappelletti, Barlocco (69’ Beruatto); Guerra, Cinelli, Da Riva, Dalmonte (80’ Vandeputte); Marotta (65’ Longo), Meggiorini (65’ Gori). All. Di Carlo.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata.

Reti: 14’ Meggiorini; 56’ Matos; 87’ La Mantia; 91’ Longo (rigore).

Note– Partita a porte chiuse. Calci d’angolo: 2-4 per il Vicenza (primo tempo 1-3). Ammoniti: Barlocco (29’); Zonta (71’); Fiamozzi (79’); Longo (86’); Bandinelli (91’). Espulso Fiamozzi (91’) per doppia ammonizione. Recupero: pt 1’; st. 4’

EMPOLI – Anche stavolta il recupero fa male ad un Empoli non scintillante ma encomiabile per la sua voglia feroce di vincere una partita tutt’altro che facile. Un Empoli però ingenuo, che come a Cittadella si fa sfuggire la vittoria quando l’ha in mano. Peccato. Pesano e molto le assenze, quella di Moreo, determinante nel suo cucire centrocampo ed attacco, ma anche quella di Romagnoli, leader di una difesa che sbanda troppo. Dionisi risolve il vero dubbio della vigilia, quello dell’attacco, scegliendo Matos mentre in difesa come previsto ci sono Casale e Cambiaso. Il Vicenza è decimato (sette i giocatori fuori) ma Di Carlo ha preparato bene la gara, visto che prima di tutto si copre sugli esterni, dove Guerra da una parte e Dalmonte dall’altra sono bravi anche ad attaccare, mentre a centrocampo l’Empoli ha quasi costantemente l’iniziativa ma è troppo lento e soffre la densità ed i continui raddoppi avversari. Più in generale gli azzurri sono abbastanza convincenti quando attaccano con un Bajrami più vivace del solito, soprattutto quando parte dall’esterno, ma troppo individualista. In difesa invece non tutto funziona bene, visto che quando il Vicenza ha occasione di provarci, dà sempre l’impressione di poter far male. Proprio come capita dopo 14’, quando Dalmonte centra dall’altra parte per Guerra sul cui tiro-cross i difensori azzurri s’addormentano e lasciano il via libera a Meggiorini, solita bestia nera. Un gol evitabile ma l’Empoli comunque prova a ribattere con coraggio. Ricci, imbeccato da Mancuso, dopo 22’ potrebbe pareggiare ma dopo avere impegnato Perina manda incredibilmente fuori sulla sua respinta. Nel finale di tempo poi prima il palo salva Perina su un pallone schizzato via dopo un angolo di Stulac e poi Mancuso manda fuori da buona posizione dopo un rimpallo. L’Empoli meriterebbe il pari e, con un Vicenza che pensa troppo a difendersi, lo raggiunge nella ripresa. Decisivo l’ingresso di La Mantia che impegna i difensori e apre spazi ai compagni. L’1-1 lo segna Matos ma gran parte del merito è dello slalom di uno strepitoso Bandinelli. Poi l’Empoli proprio con La Mantia (trattenuto da Zonta) si procura il rigore che potrebbe dare la svolta alla gara ma Perina, con l’aiuto del palo, salva su Mancuso e la partita da qui in poi diventa disordinata e capita di tutto: miracolo di Brignoli su Vandenputte e imperioso stacco di La Mantia (altro assist di Bandinelli) che batte un Perina incerto. Partita finita? No. Il Vicenza ha il merito di crederci e in pieno recupero pareggia su rigore (inutile trattenuta di Fiamozzi su Longo). Un’altra occasione persa e la conferma di come le squadre venete siano davvero indigeste per ’Empoli. Meno male che la prossima gara è in Friuli. Anche se visto come finì un anno fa col Pordenone è bene incrociare le dita...

Riccardo Fattori