I dati non mentono, è l’Empoli dei fedelissimi

Appena 17 giocatori utilizzati come titolari in queste prime sette giornate di campionato. Solo Samp e Roma ne hanno impiegati di meno

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di Tommaso Carmignani

Paolo Zanetti come Maurizio Sarri? Qualche giorno fa, intervistato ai microfoni di Sky, il presidente Corsi ha glissato sul paragone, tessendo le lodi dell’attuale tecnico azzurro ma senza necessariamente paragonarlo a qualcuno. Eppure, stando a quanto visto in queste prime sette giornate di campionato, l’accostamento potrebbe essere calzante. Lo dicono i numeri sui giocatori impiegati come titolari nelle gare giocate dall’Empoli, che sono un totale di 17. E’ uno dei dati più bassi di tutta la Serie A, più alto solamente di Roma e Sampdoria, che ne hanno impiegati rispettivamente 15 e 16. Questo vuol dire che l’allenatore non è solito cambiare molto della squadra che va in campo tutte le domeniche, una particolarità che ha sempre caratterizzato anche Maurizio Sarri. Appunto.

E infatti la Lazio, al pari dell’Empoli, ha impiegato lo stesso numero di titolari in queste prime sette gare di campionato, ovvero 17. Quella azzurra, quindi, è una squadra di fedelissimi, il che non vuol dire che Zanetti non dia fiducia ai suoi, ma che il tecnico ha comunque adottato una strategia, almeno in queste prime sette partite, che lo portano a cambiare poco. Soprattutto in alcune zone del campo.

In difesa, ad esempio, l’allenatore ha ormai scelto la direzione da seguire ed ha cambiato i quattro soltanto se obbligato. I titolari, al momento, sono Stojanovic a destra e Parisi a sinistra, sempre schierati dall’inizio in questo primissimo scorcio di campionato, mentre al centro il tandem di riferimento è composto da Ismajli e Luperto. In un’occasione, cioè a Lecce, ha giocato De Winter, ma solo perché lo stesso Luperto era squalificato. Qualche spostamento in più è avvenuto a centrocampo, dove Zanetti ha ruotato cinque uomini per tre posti: Grassi e Marin si sono alternati in cabina di regia, mentre Bandinelli, Henderson ed Haas hanno ricoperto i ruoli di interni.

In avanti, invece, le scelte sono sempre state caratterizzate non soltanto da motivi tecnico–tattici, ma anche dai numerosi infortuni con cui Zanetti ha dovuto fare i conti. La trequarti, ad esempio, ha avuto finora tre padroni: Bajrami, Baldanzi e Pjaca, mentre i titolari dell’attacco sono stati Lammers, Satriano e Destro. Nelle ultime gare le opzioni sono state limitate proprio in virtù degli stop forzati degli stessi Baldanzi e Destro, ma anche di Cambiaghi che è rientrato da poco. La sensazione è che il ritorno di questi giocatori al massimo della condizione potrà condizionare in maniera diversa le scelte di Paolo Zanetti, specialmente in quelle settimane in cui per logiche di calendario si sarà costretti a giocare praticamente ogni tre giorni.