Empoli, un girone d’andata da incorniciare

È il terzo miglior rendimento di sempre: Zanetti si piazza dietro a Giampaolo (30 punti) e Andreazzoli (27). E la difesa è al top

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di Tommaso Carmignani

San Siro porta bene a Zanetti. Era in campo quando Rocchi, su assist di Tavano, piegò l’Inter al Meazza per la prima volta nella sua storia. Ed era in panchina due giorni fa, quando un guizzo di Baldanzi ha consentito agli azzurri di chiudere il girone di andata con una ciliegina sulla torta. A prescindere dal risultato del posticipo, il bilancio al giro di boa sarebbe stato comunque molto positivo. Media superiore a quella necessaria per conquistare la salvezza, ampio margine sulla zona rossa e la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per centrare ancora una volta il grande obiettivo.

Il successo conquistato ai danni dell’Inter ha però trasformato un buon girone di andata in una prima parte di stagione straordinaria, anche al netto delle tante novità e dei cambiamenti – in primis l’allenatore – sui quali la società aveva scommesso a inizio anno. In diciannove gare di campionato, gli azzurri hanno conquistato 25 punti, frutto di 6 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. Dati alla mano, è il terzo miglior girone di andata della storia dell’Empoli in serie A. Il record, con 30 punti, spetta alla squadra di Giampaolo nella stagione 201516, quella in cui giocavano, tanto per dirne un paio, Paredes e Zielinski. E poi c’è l’Empoli dello scorso anno, quello guidato da Aurelio Andreazzoli che riuscì a chiudere il girone di andata a quota 27.

Zanetti si colloca sul podio ed è un risultato per certi versi straordinario, anche se i crismi di questa squadra sono leggermente diversi rispetto al passato. Un calcio che non sarà spumeggiante come quello di Nonno Aurelio o di Sarri, ma che sa essere solido, concreto e dannatamente efficace. Un gruppo che sa quello che vuole e che soprattutto non sbaglia un colpo. Interpreta le partite alla grande e non ha timori reverenziali davanti a nessun avversario. Il punto di forza è indubbiamente la difesa, che in 19 gare di campionato ha incassato appena 22 gol. Sono pochi per una squadra che deve salvarsi e sono addirittura dodici in meno rispetto a quelli incassati in tutto il girone d’andata della scorsa stagione.

La società aveva scelto Zanetti proprio per questo e i risultati gli danno indubbiamente dando ragione. La formazione azzurra ha anche concluso sette partite su diciannove senza prendere gol, altro dato eccezionale se consideriamo l’obiettivo per il quale questa squadra lotta. Inutile aggiungere che nei due campionati citati in precedenza, gli unici nei quali l’Empoli ha ottenuto un bottino superiore a questo, è sempre arrivata la salvezza. Fare proiezioni adesso non è assolutamente possibile, ma se consideriamo che la zona rossa al momento è a quota 12 (un anno fa era a 11) è logico pensare che ci si possa salvare con 35-36 punti. Dire adesso che all’Empoli mancano tre vittorie e un paio di pareggi per centrare il traguardo è forse prematuro, ma con la vittoria di San Siro gli azzurri hanno fatto un balzo importante. E se per qualcuno è vietato parlare di piani alti, di certo l’obiettivo può dirsi praticamente in cassaforte con un girone di anticipo.