Dilettanti, slitta la ripresa E ora i dubbi aumentano

Dopo il recente Dpcm, che prolunga le restrizioni all’attività fino al 5 marzo cresce la possibilità che i vari campionati possano davvero concludersi

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di Simone Cioni

I rumors degli ultimi giorni sull’allungamento delle attuali restrizioni per combattere il diffondersi del Coronavirus fino al prossimo 5 marzo sono stati confermati e così il nuovo D.P.C.M. emanato dal Governo fa slittare ulteriormente il ritorno in campo dei dilettanti che era ipotizzato per la fine del mese di gennaio o all’inizio di febbraio.

Ma a questo punto in molti fra i dirigenti e i protagonisti locali iniziano a chiedersi se sarà davvero possibile concludere questa stagione, appena iniziata lo scorso ottobre con la disputa del 1° turno delle varie Coppe e le prime due giornate di tutti i campionati dall’Eccellenza alla 3ª Categoria. Peraltro nemmeno completate viste le tante partite che devono ancora essere recuperate dopo il rinvio per Covid.

Insomma, l’emergenza sanitaria scoppiata ormai quasi un anno fa rischia seriamente di mettere in ginocchio anche questa annata, dopo aver stoppato bruscamente quella scorsa. Crolla infatti come detto a questo punto l’ottimistica ipotesi di poter riprendere a giocare nel week-end del 13 e 14 febbraio. Previsione che era stata abbozzata sperando di poter tornare ad allenarsi regolarmente dal 16 gennaio, dopo la scadenza del precedente D.P.C.M.

Oltretutto, con il prolungamento delle misure restrittive fino al 5 marzo, sorvolando sul fatto che anche lo stato di emergenza è stato prolungato fino a fine aprile, diventa invece impensabile ricominciare prima del 3 aprile (domenica 4 è Pasqua, ma si potrebbe trovare l’accordo per giocare di sabato) o più verosimilmente nel fine settimana del 10-11 aprile, visto che dal momento della riapertura degli allenamenti di gruppo dovranno essere concesse almeno tre settimane di tempo alle squadre per rifare una sorta di preparazione dopo il lungo stop.

Con tali tempistiche, anche per una regione come la Toscana che aveva organizzato in maniera lungimirante gironi più corti già al momento della partenza dell’attività, alla luce del fatto che devono essere ancora disputate 24 giornate non ci sarebbe il tempo materiale per concludere almeno entro luglio (il termine ultimo del 30 giugno come fine stagione potrebbe infatti essere prorogato) i campionati di Promozione, 1ª e 2ª Categoria senza la programmazione di diversi turni infrasettimanali che andrebbero però a gravare ulteriormente sulle casse, già in seria difficoltà, delle stesse società.

L’unica soluzione potrebbe essere quella di rivedere la formula del calendario terminando solo il girone di andata (11 partite) e disputare poi i vari play-off e play-out. Da qui la sensazione, ma chiaramente ci sarà da aspettare le decisioni ufficiali degli organi competenti (l’auspicio di tutti i diretti interessati è però quello di non ripetere i mesi di incertezza della scorsa estate), che si vada verso un annullamento della stagione per cercare di ripartire in totale sicurezza a settembre con quella 2021-‘22, annata in cui gli organici delle varie categorie sarebbero mantenuti inalterati rispetto a quest’anno.

Qualora dovesse passare questa scelta, semmai, resterebbero da valutare l’avanzamento o meno delle ‘quote’ da impiegare obbligatoriamente tra i dilettanti (il presidente Mangini, recentemente confermato al comando della Figc Toscana per altri 4 anni, ha però già annunciato di essere favorevole a mantenere le stesse annate di quest’anno) e quello delle varie categorie giovanili.

Diverso, infine, potrebbe essere il discorso per l’Eccellenza. Legata alla Serie D che, tra molteplici rinvii sta comunque andando avanti regolarmente, la categoria regina dei dilettanti potrebbe infatti essere l’unica a tornare in campo per garantire le promosse a completamento dell’organico 2021-‘22. Con quale formula è tutto da vedere anche se in questo caso le giornate ancora da disputare sono "solo" 20.