Dal direttore sportivo al nuovo allenatore: il Pontedera adesso deve stringere i tempi

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Con le retrocessioni ai play out di Fermana e Pistoiese (a scendere direttamente era stato il Grosseto) si è completato il trio di formazioni del girone B che hanno salutato la Serie C (salvo sperare di rientrarci dalla finestra nella immancabile estate di ripescaggi). Anche per questa stagione il Pontedera è riuscito a rimanere sufficientemente lontano dalla zona calda della classifica, al punto che, a ben vedere, il 14° posto finale, ossia appena due posizioni sopra il quintultimo – quello che condannava agli spareggi – tenuto a soli quattro punti di distanza (43 a 39), non rende merito al campionato disputato dalla squadra di Maraia. Perché l’ultima volta in questo cammino che i granata si erano lasciati dietro solo sei squadre è accaduto alla 13esima giornata, dopo il 2-0 casalingo al Grosseto (nel turno prima erano quintultimi, peggior piazzamento momentaneo dell’annata).

Per le seguenti 24 giornate, quindi ben oltre la metà dell’intero percorso stagionale, il Pontedera ha sempre occupato posizioni più alte, precipitando poi all’ultimo turno dopo il 4-0 a Modena. Il punto massimo è stata la settima piazza, raggiunta alla 29esima giornata dopo il 2-0 al Cesena, che poi è stata anche l’ultima vittoria conquistata (e che in pratica aveva dato la salvezza). In sostanza quindi quello del Pontedera è stato un campionato vissuto seduto tra l’ottava e la dodicesima poltrona, quindi a cavallo dei play off, zona dove i granata sono rimasti per 16 delle 38 giornate. A determinare un piazzamento finale così basso (il peggiore dell’ultimo decennio, pari solo a quello della stagione 2016-17) ha contribuito il fatto che nelle nove gare conclusive sono arrivati solo 4 punti, frutto di altrettanti pareggi e di 5 sconfitte, che hanno portato a 19 il bottino dei punti conquistati nel girone di ritorno, rendimento più basso in questi due lustri di professionismo. Rivolgendo invece lo sguardo in avanti, si attende l’ormai imminente annuncio del nuovo direttore generale. Il nome sembra sia stato individuato, ma resterebbero da definire gli ultimi dettagli, probabilmente di natura contrattuale. Serve comunque rendere operativo quanto prima il nuovo personaggio dal momento che c’è da nominare il nuovo allenatore e ci sono da definire le posizioni dei calciatori da riconfermare per la nuova stagione.

Stefano Lemmi