Rocchi e quella magica tripletta alla Juve. "Ancora ci ripenso. E a Empoli tornerei..."

L’ex attaccante azzurro ora allena l’Under 18 della Lazio: "Ogni tanto vado a rivedermi i video di quei gol. In città ricordi bellissimi"

Tommaso Rocchi, ex attaccante di Empoli e Lazio (foto archivio)

Tommaso Rocchi, ex attaccante di Empoli e Lazio (foto archivio)

Empoli, 26 febbraio 2022 - Empoli-Juventus è tante cose. È Davide contro Golia, ricordi indelebili e brividi sulla pelle. Empoli-Juve è anche e soprattutto Tommaso Rocchi, l’eroe azzurro che il 25 gennaio del 2004 fu capace di rifilare tre gol ai bianconeri di Marcello Lippi. Finì 3-3: una sfida epica, forse irripetibile, con Rocchi mattatore insieme a Trezeguet. "Una partita bellissima, momenti indimenticabili – racconta Rocchi, che ora allena gli Under 18 della Lazio –. Affrontavamo una grande Juve, ma l’avevamo preparata bene ed eravamo molto carichi, volevamo fare un’impresa e ci siamo riusciti".  

Sogna ancora quella magica tripletta a Buffon? "Sono ricordi che restano indelebili. Ogni tanto ci ripenso, vado a rivedermi il video dei gol... Anche la gente me li rammenta spesso. La partita rimarrà sempre nella storia".  

Più bello il primo gol o il terzo? "Entrambi rientrano tra i miei migliori cinque. Il primo è stato difficile, ma forse meno pulito del terzo".  

Li analizzi. "Il primo: mi arriva palla da Vannucchi, vado sul pallone e lo colpisco di mezza sforbiciata. La palla va lentamente verso l’alto proprio quando Buffon ricade verso il basso. Il terzo invece è stato più imponente, ho anticipato Montero e calciato fortissimo".  

Quanto è cambiato il calcio di oggi? "Molto. Oggi è più tattico, più veloce e pure più fisico. Anche le cosiddette ’piccole’ sono più preparate e le imprese come quella che facemmo noi sono più frequenti".  

Come vede l’Empoli di Andreazzoli? "Mi piace molto perché ha coraggio, gioca sempre a viso aperto con dei principi di gioco ben definiti, come vuole il suo allenatore. Danno pochi punti di riferimento e occupano molto bene gli spazi".  

Un pronostico secco sulla partita di oggi? "La Juventus ha dimostrato di avere qualche difficoltà ma gioca pur sempre ad alti livelli. L’Empoli ha già battuto i bianconeri all’andata ma non sarà una partita semplice. Nel ricordo del 3-3 spero in una vittoria dell’Empoli o almeno in un pareggio".  

Oggi qual è il giocatore più simile a Rocchi? "In tanti mi dicono Immobile e in effetti in alcune circostanze mi rivedo in lui perché è un attaccante che svaria, va in profondità e ha il fiuto del gol. Anche se devo dire che certi movimenti che facevo io non li vedo molto in giro...".  

Un giudizio su Pinamonti? "Ha una struttura importante e grandi margini di miglioramento. Riesce a fare reparto da solo, ha qualità tecnica ed è anche bravo nel far salire la squadra. Insomma, tutte le caratteristiche dell’attaccante moderno". Quali ricordi ha lasciato qui? "Empoli è stato il passo più importante della mia carriera. Arrivavo da diversi anni di serie C, è stato importante vincere il campionato di B e poi salvarsi in A l’anno dopo. Resta l’amarezza per la retrocessione nel terzo anno".  

In futuro tornerebbe in città, magari da allenatore? "Non lo escludo. Empoli è una realtà dove si vive bene e c’è la giusta pressione, dove i giovani possono crescere e ogni scelta viene ponderata. La vita da allenatore ti porta a valutare tutte le ipotesi e in futuro non si sa mai... A Empoli ho lasciato molti amici".