Empoli, 7 maggio 2010 - Diego Fabbrini affila il coltello. Scalda i motori e si dice pronto alla sfida. Potrebbe toccare a lui, domani pomeriggio a Vicenza. L’attaccante azzurro è uno dei giovani più interessanti proposti in questa stagione. Campilongo lo ha utilizzato molto a gara in corso, un po’ meno dal primo minuto. Adesso, coi play-off ancora a portata di mano — almeno sulla carta — è sulla verve, sulla freschezza e sulla fantasia del baby attaccante che l’allenatore punta per realizzare il miracolo...
«Non so se il mister mi farà giocare dall’inizio — spiega lo stesso Fabbrini — ma sono pronto a tutto».

E se sarà 4-4-2?
«Beh, sarei contento. Giocare da subito fa sempre piacere. Ma non avrei problemi a partire dalla panchina».

Questo modulo ti costringe a fare l’esterno: come ti trovi in quel ruolo?
«Direi bene. Durante la stagione ne ho ricoperti molti, ho fatto anche l’attaccante e il trequartista. Io non ho alcun problema, gioco dove il mister mi dice di giocare».

Campilongo ha detto che sarà sui giocatori che hanno avuto meno spazio che punterà in questo finale di campionato...
«Fa piacere. Io, come credo gli altri, farò di tutto per ripagare la fiducia dell’allenatore e per dimostrare che ci sono».

Empoli a Vicenza: obbligatorio vincere...
«Non ci sono alternative. E’ la gara decisiva. Per alimentare le speranze bisogna per forza ripetere la prestazione di Cesena».

Credete ancora nella possibilità dei play-off?
«Sì, nella maniera più assoluta. Finchè la matematica dirà che siamo in corsa, correremo. Non è facile, davanti abbiamo diverse squadre, ma con due scontri diretti in casa dipende molto anche da noi».

Che gara sarà quella col Vicenza?
«Loro non sono ancora salvi, quindi non possono concedere nulla. Se fanno passi falsi rischiano di compromettere il loro campionato, quindi giocheranno al massimo. Ma noi, dopo la vittoria conquistata a Cesena, ci siamo sbloccati, quindi penso che ci siano tutti i presupposti per andare là e conquistare l’intera posta».

Certo che il ko di lunedì...
«Non ci voleva, ma ci poteva stare. Abbiamo fatto tanto in casa, alla fine potevamo perdere una gara. Non dimentichiamoci che avevamo il Brescia davanti, forse la squadra più forte che abbiamo incontrato in questa stagione».