Doppio trionfo di Calvetti a Sanremo. Ha diretto i vincitori Ermal Meta e Ultimo

Il maestro di Castelfiorentino: «Emozione incredibile»

Il maestro Diego Calvetti al Festival della canzone italiana

Il maestro Diego Calvetti al Festival della canzone italiana

Castelfiorentino, (Empoli) 12 febbraio 2018 - Non tutti, forse, sanno che il primo a conoscere il nome del vincitore del Festival di Sanremo non è né il conduttore che deve fare l’annuncio né i cantanti finalisti che aspettano il responso, ma il direttore d’orchestra. Perché è lui, insieme ai musicisti, a dover avere subito tra le mani lo spartito ‘giusto’ per lanciare la base dell’ultima esibizione, quella che chiude la kermesse canora. E al maestro Diego Calvetti da Castelfiorentino, alla 68esima edizione di Sanremo, la sorprendente notizia è stata rivelata per ben due volte nel giro di ventiquattr’ore. Sì perché il produttore, musicista, paroliere valdelsano, classe 1974, al Festival della canzone italiana ha diretto sia i vincitori tra i big, Ermal Meta e Fabrizio Moro con il brano «Non mi avete fatto niente», sia il vincitore tra i giovani, Ultimo con «Il ballo delle incertezze», risultando, di fatto, ‘duplice’ vincitore. «Sì, ma senza premio, perché per il direttore d’orchestra non è previsto – scherza Calvetti, reduce da dieci giorni di duro lavoro (oltre alle cinque serate televisive ce ne sono state altrettante di prove, n.d.r.) – A parte le battute, sono felicissimo: è una grandissima soddisfazione. Dopo dieci edizioni di Sanremo (la prima nel 2005) finalmente è arrivata la vittoria, addirittura doppia».

Maestro si aspettava un simile successo? «Il pezzo di Ultimo era strepitoso, ci credevo molto. Anche il brano di Meta e Moro era molto bello, ma dopo la polemica che era scoppiata (a causa di un presunto plagio la coppia ha rischiato di essere esclusa dalla competizione, n.d.r.) avevo un po’ di paura. E invece…».

L’abbiamo vista anche vestito da scolaretto: sul palco di Sanremo ci si diverte molto? «Quel travestimento, con zainetto sulle spalle, righello e cappellino, è stato in occasione del brano di Lorenzo Baglioni ‘Il Congiuntivo’. Lo abbiamo studiato con Lorenzo, che sul palco è un vulcano. Quest’anno ho diretto ben quattro cantanti: oltre a Baglioni, Ultimo, il duo Meta-Moro, avevo anche Noemi».

Da chi ha ricevuto la prima telefonata dopo la vittoria della finalissima? «Da mia mamma Gloria. Era felicissima. Le sono piaciute tutte le canzoni che ho diretto. Dopo un paio di giorni di relax, tornerò in Valdelsa a salutarla. E poi mi rimetterò al lavoro: ho già altri progetti che al momento, però, sono top secret». Che voto dà a questa edizione di Sanremo? «Otto, sia per la qualità delle canzoni sia per la direzione artistica. La conduzione, poi, è stata impeccabile: Pierfrancesco Favino è da molti anni il mio attore preferito e gliel’ho anche detto, Michelle Hunziker è bravissima e Claudio Baglioni è un maestro di stile».