Gran finale per il 'Beat', edizione da record

Fast Animals and Slow Kids stasera sul palco centrale

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Empoli, 5 settembre 2019 -  Il  Beat riapre i battenti per il gran finale, oggi e domani, e chiudere in bellezza un’edizione che si preannuncia da record presenze. Saranno in funzione tutte le aree della manifestazione dallo street food allo spazio delle birre artigianali, passando per l’area sport e il mercatino. Sul palco centrale arrivano stasera i «Fast Animals and Slow Kids» per un concerto (gratuito) attesissimo.                                         

La band perugina, leader dell’Indie Rock italiano, torna al Beat dopo due anni da grande protagonista. Oltre ai Fask sul palco del Beat ci saranno anche i toscani Bonsai Bonsai e i Rovere. «Sono cambiate tante cose rispetto a due anni fa – spiega Alessandro Guercini, chitarrista dei Fask – un disco nuovo che ci ha aperto a un pubblico più ampio. Il tour sta andando bene, siamo più convinti di essere musicisti veri e propri. Questo si rispecchia nella qualità del live, siamo cresciuti anche sotto il profilo tecnico. Siamo più precisi dal vivo». Un gruppo indie, i Fask, ideale a un festival che da sempre viene incontro a questo genere di musica e di autori. «Il nostro percorso è particolare – continua Guercini –. Abbiamo sempre fatto un passo alla volta, non abbiamo mai avuto exploit particolari ma siamo sempre cresciuti e a questo punto siamo un gradino sopra». Il loro è probabilmente il concerto più atteso di tutto il festival. «Sarà incentrato sull’ultimo disco, ma non mancheranno i classici. Siamo contenti del modo in cui viene fuori – prosegue Guercini – e devo dire che secondo noi è un buon lavoro, una buona scaletta». Suonare immersi nel verde, per i Fask, è un po’ come un ritorno alle origini, visto che il tema della natura ricorre spesso nei loro testi. «Siamo umbri, veniamo dalla regione più verde d’italia. Siamo sempre stati a contatto con la natura, abbiamo come la necessità di starci in mezzo. Si riflette nei testi che scriviamo. Un mondo – conclude Guercini – un po’ più spirituale».

Tommaso Carmignani