Empoli, 30 gennaio 2014 - "La riorganizzazione del sistema emergenza urgenza dell’Asl 11 non ha comportato alcun ridimensionamento della capacità assistenziale del 118". L’Asl rassicura i cittadini dopo le affermazioni di Rifondazione comunista sui Punti di primo soccorso in seguito alla vicenda dell’automedica rubata a Castelfiorentino durante un intervento di soccorso. "Riguardo prorprio alla vicenda dell’automedica - dicono dall’Asl - è opportuno chiarire che la rimodulazione del sistema dell’emergenza urgenza avviata nel 2012 non ha comportato alcun ridimensionamento del 118. Semmai, come dimostrano gli indicatori posti a monitoraggio dello stesso sistema, viene confermata la corrispondenza della sua conformazione alle caratteristiche territoriali in cui devono essere garantiti gli interventi.

La recriminazione circa la mancanza di un autista alla guida dell’automedica è in palese contrasto con i modelli organizzativi che prevedono la composizione dell’equipaggio dell’automedica con un medico e un infermiere. Questi stessi operatori, per altro, ricevono un addestramento alla guida specifica dei veicoli di soccorso. Durante lo svolgimento dell’intervento di soccorso può capitare che l’automedica sia fatta sostare con il motore acceso, per garantire l’alimentazione delle apparecchiature.

E’ evidente, tuttavia, che per le circostanze in cui ciò si realizza e per la tipologia stessa del mezzo esiste una sorta di controllo sociale al punto che episodi come quello di Castelfiorentino suscitano sentimenti di biasimo e sconcerto nell’opinione pubblica. Non vi è poi riscontro - aggiunge l’Asl - che i Pps scontino “la mancanza di personale” né inadeguatezza dei locali. Le stesse strutture sono ormai diventate punti di riferimento per i cittadini ed è per questo che ne vengono garantiti gli assetti di personale previsto. Nel 2013 gli utenti assisti sono stati oltre 7000 (tra quelli dei Pps e quelli dell’ambulatorio 118 in pronto soccorso).

La denuncia di incuria dei presidi che viene evidenziata da Rifondazione, non rende giustizia alla professionalità e al senso di responsabilità degli operatori impegnati in un’attività non facile. L’Azienda è stata e sarà comunque disponibile a riconsiderare criticità ambientali in modo da elevare livelli di comfort per agevolare l’attività degli operatori. Sottolineando il valore imprescindibile, a partire dagli equipaggi dell’automedica, l’Azienda intende tranquillizzare l’opinione pubblica sul fatto che tale settore non può essere e non è oggetto di mere logiche economiche".