Sesa regina dell’informatica, l’alta tecnologia vale un miliardo

Ricavi super e quasi mille dipendenti per il colosso di Paolo Castellacci

Paolo Castellacci (Fotocronache Germogli)

Paolo Castellacci (Fotocronache Germogli)

Empoli, 25 luglio 2014 - C’E’ UN’ECCELLENZA sul nostro territorio, un’azienda capace di confermarsi leader in Italia nella vendita di prodotti e servizi informatici per le imprese ad alto valore aggiunto. E’ il Gruppo Sesa, il cui consiglio di amministrazione ha appena approvato il progetto di bilancio chiuso al 30 aprile 2014. Numeri importanti. I ricavi ed altri proventi sono pari a 947,6 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto allo scorso anno. La crescita del fatturato, in netta controtendenza rispetto al mercato di riferimento (che segna una flessione del -2,4% attesa nel 2014, -3,8% nel 2013), è attribuibile alla positiva performance delle due principali divisioni del gruppo: la divisione Vad (gestita dalla controllata Computer Gross Italia) ha registrato ricavi per 831,4 milioni, in crescita del 12,5% rispetto al 2013, mentre Var (gestita dalla controllata Var Group) attiva nel settore software and system integration verso utilizzatori finali, ha registrato ricavi pari a 178,5 milioni di euro, in crescita del 17,8% rispetto al 2013. Il patrimonio netto consolidato è quindi pari a 144 milioni di euro, con una la variazione positiva pari a 14,1 milioni che riflette l’utile di periodo in corso di formazione al netto del pagamento dei dividendi da parte di Sesa Spa.

La società capogruppo, holding operativa, ha inoltre chiuso l’esercizio al 30 aprile 2014 con un utile netto di Euro 6,3 milioni rispetto al risultato netto di 0,4 milioni al 30 aprile 2013. «I risultati al 30 aprile 2014 — spiega Paolo Castellacci, presidente e fondatore di Sesa — confermano la nostra capacità di ‘sovraperfomare’ il mercato di riferimento e conquistare quote di mercato continuando a crescere in uno scenario non favorevole, grazie al nostro posizionamento e focalizzazione sulle aree a valore aggiunto del mercato ed alla partnership con i maggiori marchi internazionali del settore. Il nuovo esercizio — aggiunge il presidente — è iniziato con una dinamica ancora positiva dei ricavi del gruppo, con alcuni segnali di inversione di tendenza del nostro settore». Performance più che positiva anche dal punto di vista occupazionale, come spiega l’amministratore delegato Alessandro Fabbroni. «Registriamo una dinamica positiva sia a livello di ricavi (oltre 940 milioni) che di occupazione (974 dipendenti con 35 nuovi addetti nell’esercizio), affiancando i nostri clienti nel processo di innovazione tecnologica fondamentale per la competitività sui mercati esteri. Si rafforza ulteriormente la nostra redditività e solidità patrimoniale — conclude Fabbroni — con un miglioramento della posizione finanziaria netta grazie ad un attento controllo del capitale circolante, in una fase ancora difficile del mercato eda fronte di una dinamica di crescita rilevante dei ricavi».