Gambassi Terme, 19 agosto 2013 - FINITA l’attesa per la nona edizione del palio delle contrade di Gambassi Terme. La manifestazione che negli ultimi anni ha ridato slancio alla tradizionale Mostra mercato, arrivata alla quarantaseisima edizione, inizierà oggi con la prima giornata del torneo di calcetto. Fervono, intanto, i preparativi nelle quattro contrade (Belvedere, La Pieve, I’Porcello e Membrino) in vista dei giochi che richiamano la tradizione contadina e boscaiola di Gambassi e l’attesissima sfilata dei carri per le strade del centro di domenica prossima. Il cencio è stato dipinto dal pittore cerretese Claudio Caioli. Per quanto riguarda l’abo d’oro, invece, la contrada de La Pieve vanta quattro successi: nelle prime tre edizioni (dal 2005 al 2007) e nel 2011. Belvedere, invece, è campionessa in carica: oltre all’ultima edizione ha vinto nel 2009 e nel 2010. I’Porcello, ha conquistato il cencio nel 2008, mentre Membrino non ha mai vinto.
STASERA al via il torneo di calcetto tra le contrade.

Si inizia al campo sportivo di Gambassi con le sfide tra Belvedere e Membrino alle 21 e a seguire I’Porcello contro La Pieve. Domani sera, invece, Belvedere-La Pieve e I’Porcello-Membrino. Mercoledì sera niente calcetto, ci sarà il palio dei bambini con la sfilata delle contrade nei giardini pubblici di Gambassi. Giovedì sera dalle 21 ancora calcetto con le ultime sfide: La Pieve-Membrino e I’Porcello-Belvedere. Da venerdì ci sarnno i giochi tradizionali con lo spaccalegna (dopo la benedizione delle contrade in piazza Roma) e il gioco del segone, dove una squadra maschile e una femminile per contrada dovranno dividere con una sega impugnata da due persone un tronco nel minor tempo possibile. Sabato sera grande festa con l’iniziativa (ideata da La Nazione) l’Arcobaleno d’estate e i giochi legati al vino come la spinta delle botti e la corsa nelle bigonce. Domenica pomeriggio il gran finale con la sfilata dei carri, cui le contrade stanno lavorando da mesi, e il pigia pigia, dove le contrade dovranno spremere l’uva nei mosti a piedi nudi nel minor tempo possibile.