Vogueing, interviene anche l’Arci "Solidali con la preside del Virgilio"

"L’attacco della destra è davvero inopportuno. Iniziative come questa. fanno bene ai ragazzi"

Migration

Se da destra sono arrivati attacchi feroci nei confronti del Liceo Virgilio e della scelta di inserire il ’Vogueing’ tra le attività di educazione fisica, solidarietà alla scuola e alla dirigente arriva direttamente dall’Arci. "Non è bastato – si legge in una nota – l’intervento della dirigente scolastica su La Nazione che ha difeso il corso di educazione civica, peraltro già svolto lo scorso anno con piena soddisfazione degli alunni e che ha smentito tutte le invenzioni riportando la verità sul corso, ampiamente mistificato da una parte politica che fa della discriminazione e dell’odio sociale la propria azione quotidiana, per fare finire le inutili e pretestuose proteste di politici, blogger e populisti vari. Sentiamo quindi davvero l’urgenza di dimostrare solidarietà alla preside, al corpo insegnante e alle alunne e gli alunni del Virgilio in questa vicenda manipolata e strumentalizzata. Da sempre l’Arci opera, anche attraverso i Circoli diffusi sul territorio, per la realizzazione di comunità coese e solidali, nelle quali si costituiscano legami e nelle quali vengano promosse inclusività, rispetto delle diversità, azioni per il contrast a qualunque tipo di stereotipo".

Per l’associazione, quel corso ha tutte le ragioni di essere promosso. "Risponde al tema riservato alle classi terze dell’istituto, ovvero “Persone”, coerente con le finalità ministeriali, i principi della Costituzione e gli obiettivi dell’agenda 2030. Come Arci – si legge ancora nella nota – rivendichiamo la necessità di tali programmazioni dal momento che portiamo da sempre nelle scuole percorsi su tematiche riguardanti la memoria, la Costituzione, la lotta agli stereotipi e all’odio con la finalità di rendere i ragazzi e le ragazze cittadini attivi e consapevoli. Siamo orgogliosi di fare politica, intesa come l’arte di vivere assieme promuovendo partecipazione e consapevolezza, con il comune fine di anteporre il “noi” all’”io”: si aggrega, non si divide".