Picchia e violenta la moglie incinta, arrestato

Castelfiorentino, in carcere un rumeno di 51 anni. Le violenze sono andate avanti per mesi

Carabinieri

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Castelfiorentino, 22 marzo 2018 - Mercoledì sera i Carabinieri della Stazione di Castelfiorentino hanno arrestato S.C., 51enne rumeno, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Firenze per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale commessi nei confronti della ex convivente dal 2016 al 2018. Una relazione difficile, con la prima denuncia, poi ritirata nel 2016. In seguito anche la nascita di una figlia (che adesso ha poco più di un anno).

Dal maggio 2017 la situazione però prende una piega pericolosa, i due, che convivono in una casa di Empoli, litigano quotidianamente. Lui aggredisce lei prima quasi tutte le settimane, poi quasi tutti i giorni a partire da dicembre 2017, colpendola con calci, schiaffi al viso e pugni sferrati indistintamente in tutte le parti del corpo, il tutto dopo aver fatto abuso di alcool.

In sintesi, una condotta abituale e sistematica di violenza fisica e psicologica. Nel dicembre 2017 la donna scappa da casa dopo che, per mesi, aveva subito aggressioni verbali con continue offese di una pesantezza inaudita, minacce (anche con un coltello), ma, soprattutto, violenze fisiche continue, in alcuni casi veramente eccessive: in un‘occasione il convivente aveva provato a strangolarla con le mani, mentre in altra occasione le aveva messo un cuscino in faccia per soffocarla. Il tutto alla presenza della figlia che, da quanto riferito, in un’occasione ha rischiato di essere addirittura colpita dall’uomo, avventatosi contro la madre mentre la teneva in braccio. Prima della fuga dall’abitazione la donna è stata anche violentata mentre era incinta, al terzo mese di gravidanza: colpita e obbligata ad avere un rapporto sessuale mentre lui continuava a offenderla.

Quindi la fine della convivenza e l’allontanamento dall’uomo che ha pensato di sfogare tutta la sua rabbia con messaggi e telefonate. Poi l’ennesima denuncia ai Carabinieri e la lista dei referti medici per le lesioni subite. Nel gennaio 2018 il gesto estremo di lui, ormai fuori di sé: decide di farla finita all’interno della loro abitazione, manda un messaggio alla donna per avvisarla e taglia i tubi del gas domestico. Poi si chiude in casa e stacca il telefono. A salvare l’uomo e i vicini da un disastro saranno i militari dell’Arma con l’aiuto della Polizia di Stato. Tutto questo è sfociato in una richiesta di custodia cautelare avanzata dal sostituto procuratore Benedetta Foti e accolta dal gip Fabio Frangini. L’uomo è stato quindi arrestato a Empoli e portato in carcere a Sollicciano.